Sanità: Brachet Contul riconfermato segretario regionale del sindacato dei medici
La segretaria di Anaao Assomed Valle d'Aosta resterà in carica quattro anni; vice segretario è il dottor Antonio Ciccarelli
Sanità: Brachet Contut riconfermato segretario regionale del sindacato dei medici.
Il dottor Riccardo Brachet Contul è stato riconfermato alla guida della segreteria regionale Anaao Assomed, il sindacato dei medici dirigenti per il prossimo quadriennio.
Completano la segreteria regionale rinnovata martedì scorso il vice presidente Antonio Ciccarelli, la responsabile amministrativa Laura Caramanico, il responabile organizzativo Marco Di Giovanni, il responsabile di Anaao Giovani Chantal Ducret e la responsabile della dirigenza sanitaria Patrizia Falcone.
Soddisfatto e risoluto il dottor Brachet Contul: «sono stati anni complessi, caratterizzati da tagli sistematici alla sanità pubblica.
Non solo, instabilità politica, stallo decisionale a livello aziendale e mancanza di totale progettualità, uniti all’emergenza Covid hanno portato la tempesta perfetta.
«Con queste congiunture negative è stato difficile, quasi impossibile difendere i lavoratori, il loro salari, la professionalità e la qualità del lavoro e tutelare il diritto alle cure dei cittadini, specialmente quelli non malati di Covid» – precisa il dottor Brachet Contul.
Secondo il neo riconfermato presidente di Anaao Assomed Valle d’Aosta, siamo a un bivio.
«Se in tempi brevi, 12-24 mesi non si interverrà per invertire la rotta, sarà troppo tardi per la qualità delle cure, per l’abbattimento delle liste d’attesa e per fermare la fuga di sanitari e di pazienti che sempre di più vanno fuori valle per farsi curare.
Sanità: le priorità secondo Brachet Contul
Tra le priorità individuate dal dottor Riccardo Brachet Contul, «il recupero di 52 posti letti non disponibili, un nuovo ospedale con più letti, sburocratizzazione e un nuovo atto aziendale.
Indispensabile, secondo il segretario di Anaao Assomed, «stoppare la fuga di medici, infermieri ma anche fermare l’esternalizzazione dei servizi che non danno continuità assistenziale e riducono la qualità del servizio».
Nella foto in alto, l’ospedale regionale Umberto Parini.
(c.t.)