Concorso chirurghi ad Aosta: chiesta la condanna per il primario
Per la difesa, il dottor Paolo Millo «non ha commesso nessun tipo di illecito»
Un anno di reclusione. Questa la richiesta di condanna formulata giovedì 9 giugno dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti del dottor Paolo Millo. Il primario della Struttura complessa di Chirurgia generale dell’ospedale Parini di Aosta è accusato di tentata concussione nell’ambito dell’inchiesta sul concorso per l’assunzione di due medici chirurghi.
Secondo l’accusa, Millo avrebbe fatto pressioni su un candidato al fine di favorirne un altro.
Il processo
Il processo (rito abbreviato) si svolge davanti al gup Luca Fadda.
Dopo la requisitoria del pm Luca Ceccanti, l’avvocato Corrado Bellora (che difende Millo insieme alla collega Vania Cirese del foro di Roma) ha pronunciato l’arringa chiedendo l’assoluzione per il proprio assistito.
La difesa
«Ci siamo difesi in maniera lineare e trasparente – spiega Bellora -. Il dottor Millo non ha commesso nessun tipo di illecito. Lui si è limitato a fare quello che fanno tutti i primari d’Italia, cioè contattare tutte le persone che erano in graduatoria per spiegare cosa si fa nel suo reparto e per chiedere cosa erano in grado di fare. La graduatoria, infatti, era del 2015, quindi è normale che potevano essere cambiate diverse cose in 5 anni».
La prossima udienza è in programma per il 21 luglio.
La indagini, scattate nell’aprile 2020 quindi in pieno lockdown, sono state condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Aosta.
(f.d.)