Jessica Lesto, l’autopsia: nessun segno di violenza sul corpo della 32enne
In corso analisi tossicologiche e istologiche per far luce sulla causa del decesso della giovane, trovata senza vita in una buca vicino alla Dora Baltea
Nessun segno di violenza sul corpo di Jessica Lesto, la 32enne trovata senza vita in una fossa coperta da fango e foglie sull’argine della Dora Baltea dietro alla piscina di Aosta. La giovane potrebbe essere morta circa due settimane prima del ritrovamento.
Questi i primi esiti dell’autopsia svolta dal medico legale Serena Curti. Resta ancora un mistero dunque la causa del decesso della 32enne aostana.
Gli esami tossicologici
Una svolta, però, potrebbe arrivare dagli esami tossicologici e istologici disposti dalla Procura della Repubblica di Aosta. Incaricato dal pm Manlio D’Ambrosi, sabato 4 giugno il dottor Roberto Testi ha eseguito alcuni prelievi e l’esito dei test sarà depositato nelle prossime settimane. Gli inquirenti al momento non escludono che potrebbe esserci un’overdose dietro alla morte di Jessica. Nessun indizio, infatti, sembrerebbe poter condurre ad altre conclusioni.
Le indagini però proseguono a 360°. Impossibile per gli inquirenti escludere ipotesi fino a quanto gli esiti degli esami scientifici non arriveranno sulla scrivania del sostituto procuratore D’Ambrosi, dove si trova già un fascicolo per omicidio a carico di ignoti.
Le indagini
Nel frattempo gli uomini della Squadra mobile della Questura di Aosta sono al lavoro per ricostruire l’ultimo periodo di vita della giovane. Come mai si trovava in quel luogo frequentato da tossicodipendenti e senzatetto? Chi utilizzava quell’accampamento improvvisato che si trova a pochi metri dalla fossa? Era con qualcuno quando è morta?
Tutte domande a cui gli investigatori intendono trovare rapidamente una risposta.
(f.d.)