Vendita Cogne AS, sindacati: «l’azienda rifiuta di incontrarci»; Cogne AS: «non è vero»
Proseguono le frizioni tra le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil sull'acquisizione del 70% della Cogne AS dal gruppo di Taiwan Walsin Lihwa Corporation
Vendita Cogne AS, sindacati: «l’azienda rifiuta di incontrarci»; Cogne AS: «non è vero».
La Cogne Acciai Speciali dice non all’incontro con Fim, Fiom e Uilm.
Lo scrivono i sindacati in una nota, dicendo «che i vertici aziendali rifiutano di incontrare i rappresentanti dei lavoratori».
Ieri, i sindacati Fim, Fiom e Uilm avevano disertato l’incontro convocato per le ore 14 dalla Cogne AS, dopo aver appreso, qualche ora prima della cessione al gruppo Walsin Lihwa Corporation.
Cercano di togliere la dignità ai rappresentanti sindacali, ma non ci riusciranno.
Il nostro intento era quello di avere un incontro costruttivo con l’azienda per salvaguardare e tutelare le lavoratrici e i lavoratori.
Nonostante i proclami e gli annunci spot dei vertici Cas per apparire belli, buoni e generosi con le organizzazioni sindacali, dopo le ultime notizie, l’azienda rifiuta di incontrarci.
I vertici della Cogne Acciai Speciali usano strumenti con modalità da inizio ‘900, poco consoni al periodo che stiamo vivendo.
La diffusione di una notizia così importante, senza un confronto informativo con i rappresentanti dei lavoratori, è una delle peggiori pagine della storia sindacale della Cogne Acciai Speciali, una “medaglia” che gli attuali vertici potranno sfoggiare con disinvoltura.
Come si fa a dare notizie di questo genere senza un confronto approfondito con le parti sociali?
E chi pensa ai lavoratori?
Nella Cogne Acciai Speciali ci sono lavoratrici e lavoratori intorno a cui ruotano famiglie, quotidianità, storie e ricordi di uno stabilimento che ha dato tanto sì, ma che adesso rischia di vedere sfumare sacrifici e bei ricordi.
Numerose conquiste a favore dei lavoratori sono state ottenute anche grazie alle trattative sindacali.
Il lavoro è sacro, e l’occupazione idem.
Su questo non si transige.
I vertici aziendali dovrebbero ricordare che chi tenta di sbattere la porta in faccia ai sindacati, pensando di fare una prova di forza, sbaglia perché la porta sbattuta in faccia a noi è la stessa che viene chiusa ai lavoratori.
Siamo la voce dei lavoratori, e non ci facciamo sicuramente intimidire da azioni che di costruttivo hanno poco o nulla. E ribadiamo con forza “Giù le mani dai lavoratori”.
Nel momento che sarà definito il nuovo assetto societario, ci auguriamo di non sentire pronunciare neanche una volta la parola esubero.
Non vogliamo neanche un esubero.
Infine, piccolo, ma importante dettaglio sull’incontro avvenuto tra Cogne Acciai Speciali e la Regione. Ricordiamo che nei periodi di crisi, siamo noi ad ascoltare e a farci carico delle preoccupazioni e della disperazione dei lavoratori, non altri.
La replica della Cogne AS: «non è vero, nessuna chiusura al tavolo sindacale»
«Da parte dell’azienda non vi è nessuna chiusura al tavolo sindacale – spiegano il direttore generale Monica Pirovano e la responsabile delle Risorse Umane Ilaria Fadda.
Ieri peraltro l’azienda aveva indetto incontro apposito che è stato disertato dalle organizzazioni sindacali. Unica presenza quella del Savt Met.
Questa mattina abbiamo incontrato il presidente della Regione Erik Lavevaz, l’assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy e l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri e abbiamo comunicato loro che l’incontro richiesto sarà possibile e auspicabile a valle della firma ufficiale dell’accordo tra le due società, previsto nelle prossime settimane» – concludono le due manager.
Cogne AS: l’incontro con presidente della Regione e assessori
Il presidente della Regione Erik Lavevaz e gli assessori Luigi Bertschy e Luciano Caveri hanno incontrato oggi a palazzo regionale l’amministratore delegato della Cogne acciai speciali spa Eugenio Marzorati e il direttore generale Monica Pirovano per un confronto sull’annunciata acquisizione del pacchetto di maggioranza della società siderurgica aostana da parte del gruppo taiwanese Walsin Lihwa Corporation.
Nel corso della riunione, i referenti dell’azienda hanno confermato come questo riassetto societario si collochi all’interno di un percorso che mira a potenziare lo sviluppo dell’attività industriale, mantenendo la centralità della sede valdostana.
Il presidente e gli assessori, richiamando il quadro degli accordi che intercorrono tra la Regione e l’azienda siderurgica, hanno auspicato «che l’atteso sviluppo aziendale comporti una conferma degli impegni di investimento nel sito produttivo di Aosta, un significativo aumento delle risorse umane qui impiegate, confermando se non migliorando le tutele contrattuali sin ad ora adottate».
(re.aostanews)