Affitti brevi, Fiaip VdA: «Serve alleanza, non concorrenza»
La Federazione italiana agenti immobiliari professionali VdA prende posizione rispetto allo scontro tra Adava e Uppi
«In relazione alle locazioni turistiche di durata inferiore ai 30 giorni, quelle per le quali le Regioni possono eventualmente legiferare, è assolutamente opportuno notare che si tratta di una offerta turistica importante alternativa, e non concorrenziale, a quella alberghiera. Chi preferisce la vacanza in casa anziché in albergo ha esigenze ed aspettative diverse; non si tratta della stessa clientela. Si tratta dunque di finalità e tipologie diverse che devono coesistere pacificamente. Riteniamo che ci debba essere alleanza, non concorrenza, sulle offerte di soggiorno a breve termine del territorio».
Con queste parole la Federazione italiana agenti immobiliari professionali VdA prende posizione rispetto allo scontro tra Adava e Uppi.
La presa di posizione
Analizzando il concetto di accoglienza, la Fiaip si dice «d’accordo sulla regolamentazione finalizzata al miglioramento della qualità degli immobili. Concordiamo sulla necessità di prevedere un codice identificativo dell’immobile non soltanto a fini fiscali ma anche e proprio per garantire standard minimi ai turisti. Siamo dunque favorevoli ad un inquadramento chiaro dei requisiti minimi di sicurezza e decoro necessari per offrire un’abitazione in locazione. In quanto unici sostituti di imposta (a quanto ci è dato sapere i portali non si sono adeguati) siamo financo già coinvolti nel processo fiscale che compete alle locazioni turistiche brevi; ricordiamo però che un piccolo proprietario-investitore privato che non fa impresa non può e non deve essere paragonato ad un’impresa».
Ragionando «sulla situazione del nostro territorio regionale per la quale circa la metà dello stock immobiliare residenziale è stato destinato a seconda casa – prosegue la nota -, cosa che è bene ricordare FIAIP Valle d’Aosta non è stata decisa dai “privati cittadini” ma dalle varie amministrazioni che si sono susseguite, e considerato che questo parco immobiliare dev’essere inteso e sfruttato come una risorsa per il turismo e non una minaccia per una sola categoria, riteniamo opportuno un confronto costruttivo che punti a creare un sistema di accoglienza di qualità che crei ricchezza per tutti, come la nostra bella regione si merita».
(re.aostanews.it)