Gran San Bernardo, Edi Avoyer presidente del Cda di Sitrasb
Il passaggio di consegne con Silvano Meroi servito alla Regione per ribadire le criticità del tunnel del Gran San Bernardo, vecchio e che necessita di interventi
Gran San Bernardo, Edi Avoyer presidente del Cda di Sitrasb.
Il passaggio di consegne con Silvano Meroi servito alla Regione per ribadire le criticità di un tunnel vecchio che necessita di interventi e fare il punto sulle prospettive future.
L’assemblea della Sitrasb, la società italiana di gestione del Traforo Gran San Bernardo si è riunita oggi, martedì 24 maggio, per la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione.
Alla presidenza del Cda è stato nominato Edi Avoyer, già sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses, che succede a Silvano Meroi, che ha lasciato per motivi personali.
Del Cda fanno parte anche Bruno Cerise (riconfermato), Alexia Benato e Barbara Grange.
Il collegio sindacale sarà presieduto da Ivano Comé, mentre Patrizia Giornetti è stata nominata sindaco effettivo e Massimo Terranova sindaco supplente.
Criticità e futuro del Traforo Gran San Bernardo
L’occasione è servita alla Regione per esprimere in modo chiaro tutte le criticità e le prospettive attorno al futuro del tunnel in pieno accordo con gli svizzeri di Sisex, incontrati ieri a Cogne.
Il traforo del Gran San Bernardo patisce il peso dell’età. Costruito nel 1964 il tunnel necessita di lavori importanti come ricorda l’assessore agli Affari europei e partecipate, Luciano Caveri.
«Con la galleria di sicurezza, già in esercizio e che inaugureremo a luglio siamo già riusciti a dare una risposta – spiega l’assessore -. Il vulnus della Sitrasb sono quei 10 chilometri che collegano l’abitato di Saint-Rhémy-en-Bosses al tunnel con tanti manufatti (gallerie, viadotti) che hanno costi spaventosi».
La concessione della Sistrasb scade nel 2034, la richiesta avanzata ad Anas e ministero, è di una proroga al 2070 in modo che la società possa ammortizzare gli investimenti da fare per ammodernare manufatti e tunnel.
«Questi sono i temi sostanziali sui quali abbiamo lavorato tanto con il presidente uscente Meroi, che ringrazio tantissimo per quanto ha fatto, e che abbiamo sottoposto al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini insieme al presidente della Sisex, Olivier Français con il quale i rapporti sono ottimi e di grande collaborazione» riassume l’assessore Caveri.
«Abbiamo già manifestato a Roma che se non troviamo una soluzione -l’allungamento della concessione al 2070 o il passaggio ad Anas degli ultimi 10 km di strada con i suoi manufatti-, rischiamo di trovarci con un traforo vecchio, non al meglio della sua operatività soprattutto a fronte dei grossi investimenti -circa 120 milioni di euro- in programma sulla viabilità più in basso, che sale verso la valle del Grande».
(erika david)