Furto di fragole ai ragazzi disabili, parte la solidarietà con l’acquisto del cestino virtuale
L'iniziativa di solidarietà è del gruppo Facebook Sei di Aosta se..., dopo il suggerimento di alcuni iscritti
Furto di fragole, parte la solidarietà con l’acquisto del cestino virtuale.
Ha suscitato tante reazioni sdegnate la notizia del furto subito nei giorni scorsi dalla cooperativa Forrest Gump, nel campo di fragole e altre ortaggi di villaggio Rollin, al Villair di Quart.
La notizia pubblicata ieri sera da Aostanews.it ha suscitato le reazioni di rabbia e sdegno di tutti e parole di incoraggiamento per la cooperativa che dà lavoro a persone con disabilità e disagio sociale.
Il gruppo Facebook Sei di Aosta se – che oggi conta oltre 26 mila iscritti – su suggerimento di alcuni iscritti, ha lanciato una iniziativa solidale: l’acquisto virtuale di un cestino di fragole, un piccolo gesto di solidarietà per aiutare la cooperativa.
Questa mattina intanto, il presidente del CdA della cooperativa Roberto Grasso ha formalizzato la denuncia alla questura di Aosta.
«I poliziotti sono anche venuti al nostro terreno a Rollin a fare un sopralluogo – spiega Roberto Grasso -. Adesso capiremo come muoverci per mettere in sicurezza le restanti fragole e gli altri ortaggi e naturalmente speriamo che non debba più succedere un fatto del genere».
Cestino virtuale: come aiutare
Per acquistare un cestino virtuale di fragole, è possibile fare la propria donazione attraverso un bonifico bancario intestato a Aps Forrest Gump VdA onlus, sul conto corrente al Banco Popolare di Milano – agenzia di Pallanza,
IBAN IBAN IT32A0503422401000000000434.
Furto di fragole: la solidarietà di Coldiretti e Confcommercio
«Un gesto vile e che denota disumanità e mancanza di rispetto».
E’ dura la condanna di Coldiretti Valle d’Aosta e Confcommercio Valle d’Aosta relativa al furto di fragole commesso nel campo coltivato dai ragazzi con disabilità della cooperativa sociale ‘Forrest Gump’, al Villair di Quart.
Coldiretti e Confcommercio esprimono «vicinanza e solidarietà alla cooperativa, consapevoli del duro lavoro che, in questi mesi, i ragazzi disabili hanno portato avanti senza poter ora beneficiare dei risultati attesi e, di conseguenza, della giusta remunerazione del loro lavoro».
(c.t.)