Processo Cunial ad Aosta: l’udienza slitta al 7 giugno
Saranno sentiti altri quattro testimoni, di cui due della Procura e altrettanti della difesa della deputata
Slitta al 7 giugno il processo a carico di Sara Cunial. La deputata è accusata di rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale.
Nuovi testimoni
Nell’udienza di mercoledì 18 maggio, il sostituto procuratore Francesco Pizzato ha chiesto al giudice Marco Tornatore di ammettere altri due testimoni; si tratta di due uomini della Digos della Questura di Aosta che, il 24 aprile 2021, avrebbero assistito ai fatti al centro del procedimento.
Anche l’avvocato Edoardo Polacco (che difende l’imputata) ha quindi chiesto l’escussione di altri due testimoni.
Dopo qualche minuto in camera di consiglio, il giudice monocratico ha acconsentito alle richieste formulate dalle parti, rinviando l’udienza al 7 giugno.
I fatti
Secondo quanto ricostruito dall’accusa, nell’aprile 2021 Cunial era ad Aosta per prendere parte a una manifestazione contro la Dad in piazza Chanoux. Prima dell’evento, però, la deputata si trovava davanti a una birreria con altre persone.
Due finanzieri si erano avvicinati per chiedere di sciogliere l’assembramento (all’epoca la Valle d’Aosta era in zona rossa); alla richiesta di fornire i documenti, però, Cunial si sarebbe rifiutata, sostenendo di essere immune ai controlli in quando parlamentare.
Poco dopo, nel salotto buono del capoluogo regionale, l’onorevole avrebbe fornito ai finanzieri un tesserino della Camera dei deputati, salvo poi strapparlo di mano al militare. Non solo: sempre per l’accusa, in quel momento Cunial avrebbe anche minacciato il finanziere (comune lui stesso ha ricostruito in aula) dicendo: «Se andate a multare il locale (quello dove poco prima era stata sottoposta a controllo ndr) vi rovino».
Tutte circostanze confermate dal collega del militare che si è costituito parte civile, ma smentite dai testimoni convocati dalla difesa.
(f.d.)