Ausl VdA: nuovo protocollo per pazienti oculistici con diabete
Lo hanno messo a punto le strutture complesse di Medicina Interna e Oculistica
«Un protocollo che comprende iniziative volte al miglioramento dell’assistenza e dei servizi offerti ai pazienti». Lo hanno messo a punto le strutture complesse di Medicina Interna e Oculistica dell’Ausl VdA.
Si tratta di un percorso di carattere multidisciplinare per la gestione clinica dei pazienti con diabete, che necessitino di assistenza oculistica. L’iniziativa è nata dalla necessità di dare una risposta appropriata alle persone affette da questa patologia e che presentino un rischio elevato di sviluppare complicanze oftalmologiche e chirurgiche legate alla malattia glicometabolica.
La spiegazione
«Il servizio di Diabetologia (afferente alla Sc Medicina Interna) affida la valutazione della retinopatia diabetica alla struttura di Oculistica/OCL – dice il direttore del Dipartimento delle Discipline mediche e della Sc Medicina Interna, Giulio Doveri -. Viceversa, la struttura è a disposizione della Sc OCL per la valutazione preoperatoria oftalmologica dei pazienti con diabete. Si tratta di una collaborazione multidisciplinare già attiva che porterà evidenti benefici ai pazienti e contribuirà ad ottimizzare le risorse disponibili, in termini di tempo e di personale sanitari».
La retinopatia diabetica è la più importante complicanza oculare del diabete mellito e costituisce, nei paesi industrializzati, la principale causa di cecità legale tra i soggetti in età evolutiva.
I sintomi ad essa correlati spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono già avanzate e ciò può limitare l’efficacia del trattamento. La prevalenza di retinopatia tra le persone con diabete è in media del 30-50% (la prevalenza varia dal 21% negli individui con diabete insorto da meno di 10 anni al 76% nei soggetti con diabete da più di 20 anni).
La retinopatia
«Circa la metà degli individui affetti da retinopatia sviluppa una disabilità visiva che porta a un peggioramento della qualità della vita – spiega il direttore della Sc Oculistica, Luca Ventre –. Le evidenze scientifiche dimostrano che, mediante programmi di screening come quelli che abbiamo attivato è possibile ridurre significativamente l’incidenza della cecità da diabete. Oltre alla retinopatia, il diabete è associato ad altre alterazioni oculari, come la cataratta, che è più frequente, più precoce e per la quale la chirurgia può produrre esiti meno favorevoli rispetto al recupero funzionale dei soggetti non diabetici».
Il percorso
Il percorso multidisciplinare comporta la presa in carico del paziente dagli specialisti di entrambe le strutture – Medicina Interna/Diabetologia e Oculistica – in base alle necessità cliniche.
È prevista un’attività di screening finalizzata alla prevenzione della retinopatia diabetica, affidata agli specialisti delle due strutture: i medici internisti diabetologi si occuopano della gestione dei pazienti con diabete di tipo 1 e tipo 2 e delle donne con diabete che pianifichino una gravidanza, mentre di competenza dei medici oculisti saranno gli esami successivi se la retinopatia è in progressione e le donne diabetiche in gravidanza, fino al parto.
Per quanto riguarda la valutazione preoperatoria finalizzata a ridurre il rischio di complicanze chirurgiche oculari nei soggetti affetti da diabete mellito, i pazienti saranno oggetto, se necessario, di valutazione diabetologica e, secondo l’esito della fase diagnostica o in base alle condizioni generali saranno avviati direttamente all’intervento chirurgico oculistico oppure ad ulteriore visita specialistica preoperatoria.
Come prenotare
La prenotazione delle attività di screening deve essere effettuata dal paziente direttamente presso le segreterie delle strutture di Medicina Interna e Oculistica (non tramite CUP, in quanto si tratta di agende specialistiche in cui sono inseriti i pazienti secondo un protocollo interpretabile esclusivamente da personale sanitario dedicato con competenze specifiche) con impegnativa del medico curante/specialista.
(re.aostanews.it)