Esenzione per i dehors, la Regione non può trasferire fondi ai Comuni
Lo ha detto in Consiglio Valle l'assessore al Bilancio Carlo Marzi che ha anche citato l'autonomia di decisione delle amministrazioni comunali
Esenzione per i dehors, la Regione non può trasferire fondi ai Comuni.
E’ quanto emerso in Consiglio Consiglio Valle dove non passa una risoluzione dei gruppi Forza Italia e Lega Vallée d’Aoste per le esenzioni del pagamento dei canoni per l’occupazione del suolo pubblico.
Le motivazioni
L’assessore al Bilancio, Carlo Marzi, annunciando l’astensione della maggioranza, ha ricordato che, per il 2020-21, «lo Stato ha dato la possibilità di non pagare il canone per l’occupazione di suolo pubblico, ma ha anche supportato i Comuni attraverso il trasferimento di fondi dedicati pari a 2 milioni di euro. La Regione non può sostenere questo tipo di interventi nei confronti dei Comuni allo stato attuale, ma comunque anche la trattazione di questo tema dovrebbe essere inserito in un confronto paritario tra Regione e Comuni e non con una regia autoritaria imposta agli enti locali.
La decisione ai Comuni
Ha poi puntualizzato che «la legge Omnibus ha dato la possibilità di procrastinare di oltre 210 giorni le deroghe rispetto alle iniziative poste in essere per aumentare le superfici di reddito da parte delle attività, trasformando in atto concreto l’attenzione dell’Amministrazione regionale verso il mondo dell’imprenditoria. Ha ricordato che il canone di utilizzo del suolo e la Cosap sono regolamentati da ogni singolo Comune, sottolineando che la Regione ha definito il suo rapporto rispetto agli enti locali, non in termini di imposizione ma di rispetto, permettendo loro di operare come ritengono nella gestione delle proprie entrate».
Infine, l’assessore ha ricordato che, per il 2020-21, «lo Stato ha dato la possibilità di non pagare il canone per l’occupazione di suolo pubblico, ma ha anche supportato i Comuni attraverso il trasferimento di fondi dedicati pari a 2 milioni di euro. La Regione non può sostenere questo tipo di interventi nei confronti dei Comuni allo stato attuale, ma comunque anche la trattazione di questo tema dovrebbe essere inserito in un confronto paritario tra Regione e Comuni e non con una regia autoritaria imposta agli enti locali.
Le richieste
Il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, aveva chiesto «alla Giunta regionale di impegnarsi per promuovere un’azione di sensibilizzazione dei Comuni valdostani finalizzata a valutare la proroga, per l’anno corrente delle esenzioni dal pagamento dei canoni, prevedendo il ristoro da parte della Regione per i mancati introiti comunali oppure, in subordine, l’introduzione di specifiche riduzioni dell’onere contributivo conseguente all’utilizzo del suolo pubblico».
Il capogruppo Andrea Manfrin (Lega VdA) ha aggiunto che la Valle d’Aosta «è la seconda regione, dopo il Lazio, ad avere maggiormente patito il periodo di pandemia che ha provocato la chiusura di 51 bar ed è essenziale intervenire per cercare di portare soluzioni concrete ed omogenee che riguardino, non solo il comune di Aosta ma tutto il territorio regionale».
(re.aostanews.it)