Sanità: la legge sull’attrattività del sistema sanitario tornerà in aula
Il presidente Lavevaz ha anche ricordato l'accordo sulla gestione della casa circondariale
Sanità: la legge sull’attrattività del sistema sanitario tornerà in aula. Lo ha ribadito il presidente della Regione Erik Lavevaz nelle sue comunicazioni all’aula nella mattinata di oggi, riferendo l’esito di due incontri a Roma.
Così in aula: «Con l’assessore Roberto Barmasse abbiamo avuto modo di confrontarci con la ministra Cartabia sull’impugnativa della norma sull’attrattività del sistema sanitario valdostano. L’incontro si è svolto dopo un fruttuoso confronto tra le strutture regionali e gli uffici del Mef e della Funzione pubblica: è stato possibile quindi arrivare a un nuovo testo, che presto giungerà all’esame dell’aula, per portare avanti la volontà espressa dal Consiglio con l’approvazione della legge nell’ottica di continuare il rilancio del sistema sanitario regionale».
Nel mirino del Consiglio dei ministri era finito l’articolo che introduce, in via sperimentale per il triennio 2022/2024, una indennità di attrattività regionale per il personale della dirigenza medica e il personale infermieristico, rispettivamente di 800 e 350 euro lordi mensili.
Intesa sulla casa circondariale
«Con la ministra Cartabia, tra i diversi argomenti, c’è stato anche un confronto costruttivo su una problematica che abbiamo già affrontato in Consiglio, quella della carenza di personale negli uffici del Ministero in Valle d’Aosta, in particolare in Tribunale e nella Procura: ho raccolto la disponibilità della Ministra ad affrontare le criticità, per arrivare a un equilibrio corretto tra l’impegno della Regione e quello del Ministero».
Ha aggiunto: «L’incontro è stato anche l’occasione per la firma del nuovo protocollo d’intesa sull’ordinamento penitenziario e sulle numerose iniziative che orbitano intorno alla casa circondariale di Brissogne. Si tratta di un importante punto di arrivo di un percorso articolato, che ci consentirà di dare una cornice alle attività realizzate in favore delle persone detenute e di tutti coloro che lavorano nella realtà carceraria: un luogo che ha bisogno di attenzione e di considerazione, per non essere dimenticato dalla nostra comunità, e per il quale devono essere garantiti continuità di gestione e di attività».
(re.aostanews.it)