Bando borghi, la sindaca di Bard: «Il Tar non ha espresso un parere di legittimità sulle procedure»
Secondo la prima cittadina, che si è vista respingere il ricorso, «L'aver compensato le spese è peraltro un elemento sintomatico»
«Le sentenze si rispettano e non si commentano, se non nelle sedi opportune». Così in una nota la sindaca di Bard, Silvana Martino, commenta la sentenza con cui il Tar della Valle d’Aosta ha respinto il ricorso presentato dall’Amministrazione comunale in relazione al Bando borghi.
Nel comunicato la prima cittadina evidenzia come «se da un lato la delibera adottata» dal comune «non è stata ritenuta sufficiente a supportarne la sua candidatura nell’ambito della Misura del PNRR di interesse, dall’altro lato è fatto evidente che le eccezioni mosse nel ricorso introduttivo presentato dal nostro ente, tutte incentrate su macroscopici vizi dell’originaria procedura selettiva avviata dall’amministrazione regionale e ritenuti dalla stessa Regione potenzialmente “idonei a travolgere l’intera procedura”, l’hanno indotta ad adottare una repentina revoca in autotutela di tutti i relativi provvedimenti istitutivi, presupposti e conseguenti ripiegando su un’individuazione diretta del Comune di Arvier».
I dubbi
«Se la procedura selettiva fosse stata lineare e le eccezioni mosse dal Comune di Bard fossero state prive del cosiddetto “fumus boni iuris” – prosegue Martino -, che interesse avrebbe avuto la Regione a revocare l’intera procedura, esponendosi oltremodo, visto peraltro che il Comune di Arvier era secondo in graduatoria?».
Legittimità
Infine, la sindaca di Bard sottolinea come il TAR, in ragione del venir meno dell’interesse ad agire del Comune di Bard, non ha ritenuto scrutinabili le censure da noi avanzate nei confronti delle procedure regionali (iter selettivo prima, esercizio del potere di autotutela, modalità di scelta del progetto ultimo selezionato), che quindi non sono state oggetto di giudizio. Il che è cosa ben diversa dall’averle esaminate e dall’averne espresso un giudizio di legittimità. L’aver compensato le spese è peraltro un elemento sintomatico».
(f.d.)