Pnrr, il Tar respinge il ricorso di Bard per il Bando Borghi
Nell'udienza cautelare il Tar ha deciso di esprimersi nel merito anziché sulla sospensiva
Pnrr, il Tar respinge il ricorso di Bard per il Bando Borghi.
Nell’udienza cautelare il Tar ha deciso di esprimersi nel merito anziché sulla sospensiva al ricorso sul bando da 20 milioni di euro del Pnrr.
Sospiro di sollievo per il Comune di Arvier che può proseguire a lavorare sul suo progetto Agile Arvier, individuato dalla giunta regionale come progetto pilota, nell’ambito del finanziamento da 20 milioni di euro del Pnrr.
Agile Arvier è stato scelto dopo l’annullamento in autotutela della delibera con la quale era stato, in prima battuta, individuato come progetto pilota Fontainemore Borgo Alpino.
A far tornare sui propri passi la Giunta alcune «irregolarità amministrative» e il ricorso al Tar presentato dal Comune di Bard.
Dopo il giudizio ampiamente positivo da parte del Comitato tecnico del ministero alla cultura sul progetto di Arvier, la Regione aveva evidenziato il rischio che la Valle d’Aosta potesse perdere quelle risorse, in caso di sospensiva del Tar, e il sindaco di Arvier, Mauro Lucianaz, aveva chiesto un’assunzione di responsabilità e il ritiro del ricorso.
Richiesta rispedita al mittente dalla sindaca di Barda, Silvana Martino.
La sentenza
Nella sentenza, i giudici del Tar evidenziano come «in ragione della legittima esclusione» della proposta progettuale di Bard «dal procedimento in esame, con conseguente impossibilità di conseguire il bene della vita in contestazione», il ricorrente non ha «interesse a censurare né l’iniziale iter valutativo né soprattutto l’esercizio del potere di autotutela e la conseguente modalità di scelta del progetto selezionato».
In pratica, il come di Bard non avrebbe adottato nessun atto amministrativo in grado di vincolare l’Amministrazione alla presentazione di un progetto in risposta al bando regionale.
Disaccordo in Consiglio comunale
Il disaccordo sulla linea intrapresa dall’amministrazione comunale di Bard, in riferimento al bando del Pnrr era stato espresso in Consiglio comunale nei giorni scorsi con toni molto accesi.
La minoranza consiliare aveva presentato un documento duro nei toni, accusando la giunta Martino «di aver prodotto un evidente buco nell’acqua che ci danneggia, a causa della vostra superficialità e supponenza, con la cieca convinzione di essere bravi».
Sotto accusa anche la spesa di 23 mila euro affrontata per affidare l’incarico professionale per il ricorso innanzi al Tar.
In modo contrario si era espresso anche il consigliere di maggioranza Ettore Seccafien, «sembriamo dei dilettanti allo sbaraglio» ha commentato a Gazzetta Matin, ribadendo la totale mancanza di comunicazione e di collaborazione tra Giunta e Consiglio.
La sindaca Martino era invece stata telegrafica: «la minoranza gioca il suo ruolo politico. La nostra azione politica è stata assolutamente trasparente».
Nessun commento
Preferisce non commentare la decisione del Tar il sindaco di Arvier, Mauro Lucianaz, mentre Silvana Martino, sindaca di Bard, contattata, è risultata irraggiungibile.
(erika david)