Vendita castello di Introd: la Regione presenta una segnalazione in Procura
Aperto un fascicolo modello 45, cioè senza indagati e ipotesi di reato
La Regione autonoma Valle d’Aosta ha presentato una segnalazione in Procura in relazione alla compravendita del castello di Introd. Alla luce di quanto evidenziato dall’Ente pubblico, il sostituto procuratore Francesco Pizzato ha aperto un fascicolo modello 45, cioè senza indagati e ipotesi di reato.
I dubbi della Regione
A quanto si apprende, partendo dal contenuto di una Pec (in cui viene chiesto all’ente pubblico di manifestare l’eventuale volontà riguardo al diritto di prelazione), l’Avvocatura regionale avrebbe messo sotto la lente di ingrandimento un atto di compravendita “sottoposta a condizione sospensiva” siglato il 10 marzo scorso dai proprietari del castello (la famiglia Caracciolo) e da una società milanese che si occupa di mediazione immobiliare.
Nel documento si fa riferimento alla vendita del castello per 4,8 milioni di euro, «somma che la parte acquirente si obbliga a versare alla parte venditrice integralmente senza aggravio di interessi, una volta verificatesi le condizioni sospensive cui è sottoposto il presente atto». Quali? In primis il mancato esercizio della prelazione da parte della Regione, che avrebbe tempo fino al 10 maggio. Non solo: nell’atto, infatti, è stata inserita una «ulteriore condizione sospensiva»: l’acquirente deve pagare (almeno una determinata somma) entro il 29 luglio 2022, altrimenti l’accordo non sarebbe più efficace.
Ma non finisce qui: nella segnalazione, l’Avvocatura ha posto l’accento anche sul prezzo (4,8 milioni). Nonostante la cifra rientri nei limiti emersi da una perizia disposta dalla Regione, per i tecnici dell’Ente pubblico potrebbe essere superiore a quella che si potrebbe ottenere nel “libero mercato”.
Niente prelazione
Riguardo alla possibilità di esercitare la prelazione, in ogni caso, il presidente della Regione Erik Lavevaz aveva spiegato: «La Regione non può che confermare un interesse strategico ad acquisire il castello di Introd» ma, «purtroppo, i vincoli della procedura per l’esercizio del diritto di prelazione non sono compatibili con le tempistiche per l’approvazione dell’assestamento di bilancio, passaggio indispensabile per poter disporre delle risorse necessarie. Sulla base degli orientamenti che saranno espressi dal Consiglio Valle sarà comunque eventualmente possibile proseguire il percorso finalizzato all’acquisto, se ce ne saranno le condizioni».
(f.d.)