1° maggio, Lavevaz: «L’emergenza sanitaria ha creato nuove fratture, occorre unire le forze, progettare, ripartire»
Il presidente della Giunta è intervenuto al conferimento dell'onorificenza di Maestro del Lavoro a Silvano Dalbard; Anna Nigra ha invece ricevuto la Stella al Merito al Quirinale
«L’emergenza sanitaria ha creato nuove fratture nel già fragile settore lavorativo, occorre unire le forze, progettare, ripartire».
A dirlo, in occasione della festa del 1° maggio, è stato il presidente della Giunta regionale della Valle d’Aosta.
Erik Lavevaz è intervenuto questa mattina durante la cerimonia di consegna delle onorificenze ai nuovi Maestri del Lavoro.
Silvano Dalbard e Anna Nigra nuovi Maestri del Lavoro
Silvano Dalbard e Anna Nigra hanno ricevuto oggi la Stella al Merito del Lavoro.
Dalbard era presente alla cerimonia di Aosta, Nigra ha preso parta a quella del Quirinale.
L’onorificenza di Maestro del Lavoro è conferita con Decreto del Presidente della Repubblica ai lavoratori che, nel corso della loro esperienza professionale, si sono distinti per perizia, laboriosità, condotta morale e anzianità di occupazione.
Erik Lavevaz: «Una giornata dal grande valore storico, sociale, economico e politico»
«Quella di oggi è una giornata dal grande valore storico, sociale, economico e politico – ha detto Erik Lavevaz -. Il 1° maggio intende ricordare che l’articolo 1 della Costituzione italiana fissa in modo solenne quello che fu il risultato del Referendum del 2 giugno 1946: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. L’Italia è stata costruita, edificata, originata sul fertile terreno della produzione operosa di un popolo, il nostro».
Erik Lavevaz: «L’emergenza sanitaria ha creato nuove fratture nel già fragile settore lavorativo»
«Nessun popolo e nessun Paese possono vivere il presente e pensare al futuro se l’attività lavorativa è carente, precaria, inadeguata, non tutelata – ha continuato Lavevaz -. L’emergenza sanitaria ha creato nuove fratture nel già fragile settore lavorativo. La disoccupazione ha certamente colpito più le donne e ha accentuato i disagi del popolo dei precari. Anche per questo dobbiamo dare al 1° maggio l’attenzione che merita. Occorre unire le forze, progettare, ripartire. Occorre investire, creare nuove possibilità ed essere presenti e reattivi in questo complesso periodo storico che ha colpito duramente tutti».
Erik Lavevaz: «Le cronache quotidiane ci mettono davanti a una realtà molto critica»
«Le cronache quotidiane purtroppo ci mettono davanti ad una realtà molto critica – ha concluso Lavevaz -, nella quale purtroppo le morti bianche sono ancora spesso all’ordine del giorno, dove la precarietà è molto diffusa, dove l’attività a intermittenza è un fenomeno crescente, addirittura maggioritario in alcune fasce di età o per le donne. La dignità del lavoro deve essere sempre tutelata e la dignità del lavoratore non deve mai essere messa in discussione. Viviamo purtroppo un’epoca nella quale per la prima volta la generazione successiva non sta meglio della precedente e tanti nonni costituiscono la vera cassaforte di famiglie in crisi perché insicure soprattutto sul fronte lavorativo».
Il servizio completo sul 1° maggio, con un approfondimento sulla situazione valdostana, sarà pubblicato su Gazzetta Matin in edicola martedì 3 maggio; il giornale sarà disponibile in replica digitale sul nostro sito e sulla nostra App.
(d.p.)