Oyace: durante il restauro della parrocchia salta fuori un antico manoscritto
Si tratta di un testo «con dei canti gregoriani dedicati proprio alla nostra parrocchia -dice la sindaca -. Si tratta di un documento scritto a mano, datato intorno al 1600, che non è mai stati inventariato e quindi non fa parte dei beni culturali»
Una trilogia di libri dedicati ad antichi (e inediti) manoscritti contenenti canti gregoriani. E’ quanto nascerà grazie a un’idea portata avanti dal parroco di Oyace, don Ivano Reboulaz. Protagonisti dei nuovi testi saranno i documenti trovati nelle cappelle di Roisan, nella parrocchia di Oyace e in quella di Sarre.
«In occasione di alcuni lavori di ristrutturazione della casa parrocchiale – racconta la sindaca di Oyace, Stefania Clos -, don Ivano ha trovato un libro antico con dei canti gregoriani dedicati proprio alla nostra parrocchia. Si tratta di un documento scritto a mano, datato intorno al 1600, che non è mai stati inventariato e quindi non fa parte dei beni culturali». Insomma, un caso simile a quello avvenuto a Roisan, dove l’allora parroco Luciano Danna aveva trovato due testi autografi nelle cappelle di Closellinaz-Dessus e di Blavy.
Il progetto
Con in mano il manoscritto trovato a Oyace, comunque, don Ivano si è rivolto al Comune per proporre la sua iniziativa. «Ci ha proposto la realizzazione di un libro in cui viene analizzato e fotografato il documento antico – spiega la prima cittadina -. Secondo noi è una bella idea, anche perché il manoscritto è messo male, quindi rischia di andare perso con il tempo. Per questo motivo è importante trovare il modo per lasciarne una traccia. Poi il fatto di creare una trilogia è davvero una cosa carina e curiosa».
E così, l’Amministrazione comunale di Oyace ha deciso di contribuire all’iniziativa con 2 mila euro che, spiega la sindaca, «saranno utilizzati per le spese legate alla stampa».
La trilogia
Nelle intenzioni dei promotori dell’iniziativa, come detto, il libro dedicato al manufatto rinvenuto a Oyace (a cui si aggiungerebbe un documento antico di proprietà di un privato di Valpelline) sarebbe il secondo. Il primo, infatti, è già stato realizzato da Leo Sandro Di Tommaso e Raoul Dal Tio ed è dedicato alle opere trovate nelle cappelle di Roisan. I volumi risalgono ad epoche differenti: il primo, trovato a Closellinaz-Dessus, è più antico (XVI secolo) ed è composto da fogli di pergamena, mentre quello rinvenuto a Blavy, più recente (XVII secolo – 1725) e rilegato in pelle, è stato realizzato con antichi fogli (forse del ‘500) di carta a stracci vergata e impreziosita da una bella filigrana. Una scritta ricorda che l’autore del testo è Jean Laurent Baptandé.
Il libro che analizza i manufatti, con prefazione curata dal maestro Efisio Blanc, è piuttosto tecnico, ma adatto anche ai “profani” che vogliono scoprire alcuni aspetti della storia locale. «Sto lavorando per includere questo volume in una trilogia, insieme ad altri libri basati su altri manoscritti rinvenuti a Valpelline, Oyace e Bionaz – aveva spiegato Di Tommaso in un evento dedicato agli esiti della sua ricerca storica -. Sono molti i documenti di questo tipo ancora nascosti in giro: speriamo che questo lavoro apra una nuova strada verso la loro riscoperta, perchè è importante far conoscere a tutti questo patrimonio della nostra regione».
(f.d.)