Courmayeur, nuovo trasporto alpino: dal centro in Val Ferret in 15 minuti
Lo studio di Dimensione Ingenierie sul nuovo trasporto di Courmayeur prevede l'arrivo alla Zerotta in 20 minuti
Courmayeur, nuovo trasporto alpino: dal centro in Val Ferret in 15 minuti.
Lo studio di Dimensione Ingenierie sul nuovo trasporto di Courmayeur prevede l’arrivo alla Zerotta in 20 minuti
Il nuovo trasporto alpino
Telecabina con partenza in zona campo sportivo, salita guardando in direzione del Bertone e discesa a Planpincieux «per dare risposte alla Val Ferret anche nei giorni di problemi con il ghiacciaio, la telecabina potrà essere usata sempre a meno di catastrofi enormi, e permetterebbe l’accesso e l’evacuazione delle perone» spiega il sindaco Roberto Rota illustrando al Consiglio comunale di Courmayeur lo studio per un nuovo trasporto alpino.
Studio già anticipato da Gazzetta Matin nel numero del 29 novembre 2021.
«Da qui si può andare oltre, con la previsione di una seconda parte che colleghi anche la Val Vény – aggiunge Rota -, ma al momento è solo un’ipotesi perché si basa su strutture già esistenti di società funzionanti, ci vorrà il benestare della Courmayeur Mont Blanc Funivie e della Regione – precisa-. Con lo stesso mezzo si potrà andare su rotaia per arrivare ad Entrèves e collegare il piazzale delle funivie realizzando un parcheggio interrato per compensare il parcheggio su piazzale Retegno perso e mai più sostituito. Il collegamento con la Zerotta (sostituendo la funivia della Val Vény e la seggiovia Peindeint e Zerotta) porterebbe una nuova offerta per Courmayeur che potrebbe sviluppare un turismo pedonale anche sulla Val Vény, con passeggiate con i cani, le slitte…».
«Andando avanti – aggiunge Rota -, la stessa tecnologia permetterebbe di arrivare fino in paese, sul piazzale del cinema, riducendo di molto i tempi di salita sia in auto che con i mezzi».
Sempre nel campo delle ipotesi, lo studio ipotizza di raggiungere, dal piazzale del cinema, il campo sportivo in 6 minuti, in 15 Planpincieux e in 20 la Zerotta, con una tecnologia esistente, che combina il trasporto a fune e su rotaia, attualmente proposta dalle due principali società di impianti a fune la Leitner e la Bartholet e che sta sviluppando anche Doppelmayr.
Questo lo studio realizzato da Dimensione Ingenierie (la stessa di Skyway, ndr) su commissione del Csc.
«Un sogno» sul quale il sindaco Rota ha invitato il Consiglio comunale a esprimersi per capire se ci fosse la possibilità di continuare a sognare o se fosse il caso di risvegliarsi subito».
Le problematiche
Anticipando l’illustrazione del progetto il sindaco Rota ha parlato di tre grosse problematiche:
- tecnica, «non pensavo fosse possibile un impianto funiviario in Val Ferret ma sono stato smentito» sottolinea il sindaco
- ambientale, «gli approfondimenti hanno evidenziato non esserci problemi di frane, valanghe o esondazioni; dal punto di vista dei siti sensibili non ci sarebbero grossi problemi»
- economica. «Si tratta di un sogno molto costoso (150 milioni di euro la stima, ndr) che né il Comune, né la Regione possono sostenere e per cui occorre cercare fondi pubblici, privati o una compartecipazione».
Il sindaco ha sottolineato che la delibera non avrebbe impegnato in alcun modo il Comune, ma che è solo un modo per capire se il Consiglio comunale intende valutare la possibilità di un impianto a fune nelle valli, per poi poter partire e sollecitare in qualche modo l’interesse di investitori.
Le obiezioni
A entrare nel dettaglio dei costi è il capogruppo di Esprit Courmayeur, Stefano Miserocchi.
«Ci chiedete di accettare una proposta commerciale su brevetto della società che ha realizzato lo studio che prevede 100 milioni di euro per un sistema ibrido, 30 milioni per 12 stazioni/depositi, 20 milioni di euro per il parcheggio del campo sportivo e 5 milioni di euro per 10 navette elettriche…»
«Questo non è un ventaglio di proposte, ma una proposta specifica su un brevetto depositato» insiste Miserocchi.
«Voi indicate un impatto ambientale modesto per un impianto del genere in un contesto ambientale unico?!» aggiunge il capogruppo di minoranza.
«Sono molto scettico, lo voglio scritto da qualche parte che si possa fare una cosa del genere lassù. Si vanno a cementificare luoghi incontaminati, altro che green, qui si passa al grey cemento, sono perplesso e contrario e dovrete passare sul mio cadavere, una cosa del genere è devastante, oltretutto fatta senza il coinvolgimento della comunità».
«Trovare una soluzione al problema delle valli è un nobile intento, ma non così».
La replica
«Le vostre sarebbero osservazioni perfette se fossimo di fronte a un progetto» replica il sindaco Roberto Rota.
«Questa è solo un’ipotesi sulla quale chi vorrà realizzare il progetto farà le sue valutazioni e il suo business plan. Il Comune non ha la capacità economica di realizzare un progetto preliminare che costerebbe circa 3/4 milioni di euro. È un modo per dire se c’è una proposta accettabile dal Comune, o mandiamo alla cieca un eventuale finanziatore per poi impallinarlo dopo?».
«Una decisione va presa, siamo in un momento di difficoltà, il comprensorio è fermo, se vogliamo mantenere Courmayeur come stazione internazionale, questo è un buon compromesso tra una galleria con treno, con un impatto paesaggistico più contenuto, non stravolgiamo nulla, il trasporto a fune è l’unico che permette il ripristino dei luoghi come prima una volta eliminati pali e stazioni, oltretutto un impianto di questo tipo è esso stesso un’attrazione turistica».
«È il compromesso tra questi aspetti – conclude il sindaco – che ci ha fatti venire qui a parlare di questa ipotesi progettuale».
(erika david)