Aosta: 19 milioni di avanzo di amministrazione, commissione dà l’ok al rendiconto
Il documento riferito al 2021 approderà ora in consiglio comunale. Permangono le problematiche relative ai residui, ma non mancano i segnali positivi. Borre: «Si vedono i frutti del lavoro iniziato nel 2021»
Un avanzo di amministrazione libero di 19 milioni di euro, un fondo cassa di 40.8 milioni, l’ormai cronico problema (anche se in miglioramento) dei residui attivi e passivi, ma anche i primi segnali positivi della riorganizzazione della macchina amministrativa. Sono gli aspetti principali che emergono dal rendiconto 2021 del comune di Aosta, che nella riunione della quarta commissione consiliare ha dato via libera al documento che verrà poi approvato in consiglio nella seduta del 4 e 5 maggio.
Il rendiconto
Nella riunione dell’assise di giovedì pomeriggio, guidata dal presidente Franco Proment, ci ha pensato la vice sindaca con delega al Bilancio, Josette Borre, a fare le carte a un documento che pareggia poco sotto i 74 milioni di euro, vede una copertura al 100% dei crediti di dubbia esigibilità, un incremento nell’utilizzo dei fondi sia in parte corrente che in conto capitale e un’ottima risalita nell’indicatore annuale di ritardo nei pagamenti, passato dai 14 giorni del 2019 ai -2.95 giorni del 2021.
Il cruccio residui
La vice sindaca comincia la disamina dagli aspetti «critici» del primo rendiconto «targato Giunta-Nuti».
«L’anello debole è rappresentato ancora dai residui attivi e passivi – evidenzia Josette Borre -, che presentano ancora dati importanti dopo anni di difficoltà anche organizzative».
In tal senso, però, Borre sottolinea un «cambio di tendenza», cominciato con la riorganizzazione della macchina amministrativa, l’inizio di «un percorso di abbattimento dei residui», nonché con la creazione di un «ufficio unico per riscossioni e ragioneria».
A questo, poi, si somma anche la task force varata lo scorso maggio per il recupero delle morosità relativo alle utenze del servizio idrico, insieme al via per l’iter di «riaccertamento dei residui», che ha portato alla cancellazione di «2.4 milioni di residui attivi e oltre 3 milioni di quelli passivi», cui si è aggiunto un trend in miglioramento (10%) nel pagamento del residui attivi in questo inizio d’anno.
Capacità di spesa
Altro aspetto debole, secondo la vice sindaca, rimane «la capacità di spesa dell’ente», legata anche a una carenza di organico e di organizzazione che dovrebbero presto venire colmate, con il rafforzamento di «alcune aree particolari, a cominciare dall’ufficio tecnico», integrando il personale, smaltendo le graduatorie e bandendo i concorsi non svolti nel 2021.
Mentre permane uno «scostamento importante tra previsione e rendiconto», Josette Borre fa comunque notare un lieve aumento di capacità di spesa, tradotto in «1.5 milioni in più usati in parte corrente rispetto al 2019» e 8.1 milioni (rispetto ai 6.6 del 2020) usati nel 2021 in conto capitale.
19 milioni di avanzo libero
«Un segnale di ripartenza», secondo la vice sindaca, che snocciola poi forse il dato più importante, quello dei 19 milioni di euro di avanzo libero.
«Non è un dato eccellente, ma ci sono tanti fattori da tenere in conto, come l’accantonamento di 3 milioni di euro sul previsionale, che vanno poi spesso a finire in avanzo libero – spiega ancora -. Sicuramente intensificheremo l’impegno per ottimizzare la spesa, continueremo a diversificare gli strumenti e le strategie, così da avere frutti duraturi».
E questo, con l’approvazione del previsionale 2022-2024 avvenuta a fine anno, «è già iniziato, in quanto ci permette maggiore dinamicità di spesa».
Gli aspetti positivi
Gli aspetti positivi, oltre al rispetto dei tempi per la chiusura del rendiconto, riguardano il risultato di competenza, il fondo cassa di 40 milioni 890 mila euro «che dà garanzie sulla copertura finanziaria dell’ente», un conto economico positivo «di oltre 6 milioni di euro», un fondo credito di dubbia esigibilità e che copre al 100% i residui attivi antecedenti al 2017 e, appunto, una risalita nell’indicatore annuale dei ritardi nei pagamenti.
«Si vedono i primi segni del lavoro cominciato nel 2021» ha concluso la vice sindaca.
Il dibattito
Boccia il documento Paolo Laurencet di Forza Italia, che oltre a sottolineare il poco tempo per presentare rilievi da portare in consiglio comunale, evidenzia un Comune «che non sta investendo, ma spendendo in alcuni settori, senza avere ritorni – dice -. Si parla di nuovi modi di spendere, ma noi rileviamo solo difficoltà nella capacità di spesa, soprattutto in ottica investimenti. Il rischio è di sperperare risorse che possano avere ricadute positive sulla città».
Il consigliere forzista rileva poi, come «in alcuni servizi i costi sono aumentati, andando a pesare ulteriormente su famiglie e cittadini che devono già far fronte a fattori non dipendenti dal Comune».
E conclude.
«Lamentiamo la costante penalizzazione del settore turistico, dove leggiamo più fuffa che altro – si congeda -. Rimane viva la dicotomia tra libro dei sogni e ciò che vediamo nella realtà».
Aumenti assorbiti dagli enti locali
Rispedisce tutto al mittente il sindaco Gianni Nuti.
«L’aumento del costo dei servizi è incontrovertibile – esclama -, ma il conto per i cittadini non è cambiato ed è stato assorbito direttamente dagli enti pubblici e a parte la famosa modifica dell’aliquota non ho contezza di ulteriori costi».
E conclude la replica.
«Mi lascia perplesso sentir dire che sperperiamo – chiosa -. Pensa che spese per Marché Vert Noel o cultura, pur in parte corrente, non siano investimenti? Ci si può accusare di non spendere tutto lo spendibile, ma qui neanche un centesimo viene sprecato».
(alessandro bianchet)