Forestali e Vigili del Fuoco: in 150 protestano sotto palazzo regionale
Circa 150 agenti forestali e vigili del fuoco hanno partecipato allo sciopero, animando il presidio in place Deffeyes; una delegazione è stata ricevuta dalla Giunta e dai capigruppo.
Forestali e Vigili del Fuoco: protesta silenziosa sotto palazzo regionale.
Hanno scelto il silenzio Forestali e Vigili del fuoco che dalle 9 di questa mattina, mercoledì 20 aprile, animano il presidio di protesta sotto palazzo regionale.
Poco dopo le 10, una delegazione è stata ricevuta nella saletta di palazzo regionale dal presidente Erik Lavevaz, dal vice presidente Luigi Bertschy, dagli assessori Davide Sapinet e Carlo Marzi e dai capigruppo.
Circa 150 agenti forestali e vigili del fuoco si sono schierati in place Deffeyes.
Ogni quarto d’ora, un trombettista ha suonato Il Silenzio, «contro quello assordante e ingiustificato che da anni ‘sentiamo’ da questo palazzo».
Tanti cartelli esibiti da agenti forestali e vigili del fuoco: «le parole noi le abbiamo finite. Adesso tocca a voi», «il silenzio è d’oro, a noi bastano i fatti», «fatti, non parole».
Ad accomunare la protesta dei due Corpi, la richiesta di «avere dignità nello svolgimento delle proprie mansioni».
Tra le principali richieste dei due Corpi, l’equiparazione degli stipendi e del trattamento previdenziale ai colleghi del resto d’Italia.
Gli agenti forestali in servizio in Valle sono circa 110; dovrebbero essere almeno 150.
Non cambia la sostanza per i vigili del fuoco; sono circa 155 in servizio con un organico teorico di 230 uomini.
Agenti forestali: previdenza, pubblica sicurezza e organico
La questione previdenziale è prioritaria per gli agenti forestali, come spiega la portavoce Roberta Iemmi, vice ispettore, in servizio dal primo settembre 1999 al comando centrale, Ufficio Vigilanza Ambientale.
«Un aspetto oggettivo – spiega -. Siamo sottoposti a visite, a rigidi criteri per l’accertamento dei requisiti per svolgere il nostro lavoro.
Chiediamo l’allineamento delle indennità di pubblica sicurezza e di ordine pubblico e l’equiparazione previdenziale con le forze dell’Ordine statali».
Non solo la questione previdenziale, anche aspetti di pubblica sicurezza, viste le esercitazioni al poligono.
E ancora, la questione organico: tra pensionamenti e qualche prosciolto, gli agenti forestali sono 110 con un organico che ne prevede almeno 150.
«Senza contare i criteri di reclutamento – spiega Iemmi – ci rifacciamo a una legge regionale del 2002, vecchia di vent’anni che per il reclutamento chiede la terza media».
Vigili del fuoco: fateci fare il nostro lavoro
«Vorremmo semplicemente poter fare il nostro lavoro, restituendo dignità alla nostra professione – ha commentato il segretario regionale del sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo Luca Pison -.
Non vogliamo stare chiusi nella nostra caserma, vogliamo mettere la nostra professionalità al servizio del sistema di soccorso regionale.
La Regione può dare gli strumenti normativi che lo permettono e che chiediamo da vent’anni.
Potremmo essere un’eccellenza nazionale e internazionale e dopo il tragico incendio nel tunnel del Monte Bianco avremmo potuto diventare polo d’eccellenza per la formazione dei colleghi di tutta Europa.
E invece, venti e più anni dopo siamo ancora qui con una galleria di esercitazione Sorreley-Meysattaz quasi blindata…
Così non saremo mai un’eccellenza del soccorso, per esempio non possiamo salire sull’elicottero del soccorso per fare il nostro lavoro».
Altra criticità la carenza di personale. Siamo 155 operativi, dovremmo essere 230.
Due soli vigili ‘scippati’ ai turni dei colleghi si occupano della scuola di formazione – spiega Pison -. Una sola persona si deve occupare del parco autoveicoli dei professionisti e dei volontari.
105 autoveicoli tra leggeri e pesanti sono la dotazione dei professionisti, più quelli della settantina di distaccamenti dei volontari nei vari comuni».
Su una lavagna, Corpo Forestale e Vigili del Fuoco ha posto il quesito ai consiglieri regionali per la costituzione del comparto regionale Soccorso e Sicurezza e riguardo all’equiparazione economico-previdenziale.
«Siete disposti a impegnarvi fin d’ora al fine di porre in essere le concrete azioni politico-amministrative dirette a raggiungere i risultati auspicati? – hanno chiesto Vigili del fuoco e Forestali.
Nella foto in alto, i Vigili del Fuoco e i Forestali schierati sotto palazzo regionale.
(cinzia timpano)