Donne e lavoro: post pandemia all’insegna della precarietà
Se n'è parlato ieri pomeriggio nell'incontro organizzato da Dora Donne in valle d'Aosta, coordinamento Donne dello Spi Cgil VdA, Anpi e Associazione Toponomastica femminile nell'ambito della nostra 'Le madri della Repubblica'
Donne e lavoro: post pandemia all’insegna della precarietà.
Ieri, giovedì 14 aprile, nella sala convegni della BCC Valdostana si è tenuta la conferenza “Disuguaglianze di genere, precarietà occupazionale, denatalità. Le donne tra lavoro e maternità”.
L’evento è stato organizzato da Dora – Donne in Valle d’Aosta, dal sindacato dei pensionati Spi-Cgil Va e dal suo Coordinamento Donne, dall’associazione Diritto al Futuro, dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia – Api e dall’associazione Toponomastica Femminile attorno alla mostra “Le madri della Repubblica. Ieri, oggi e domani. Insieme le donne fanno l’Italia” dedicata alle 21 donne che hanno fatto parte dell’Assemblea Costituente.
«Voglio sottolineare la collaborazione di diverse associazioni e sindacati per la realizzazione di questo incontro – ha esordito Chiara Allera Longo.
Ci siamo riuniti non solo per celebrare le 21 donne della Costituente ma anche perché, se pur in ambiti diversi, lavoriamo sulle tematiche della democrazia, dell’uguaglianza e delle politiche di genere».
L’evento è stata un’occasione per fare il punto della situazione sulla condizione della donna a distanza di 74 anni dal varo della Costituzione.
Il relatore Massimo Angelo Zanetti, professore associato di Sociologia al Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta e Presidente dell’associazione Diritto al Futuro, si è concentrato sulla condizione occupazionale della donna.
Donne e lavoro: parola d’ordine precarietà
Si è parlato di conciliazione tra lavoro extra domestico retribuito e lavoro domestico e di cura familiare non retribuito e di disuguaglianze di genere nella ridistribuzione di carichi di cura per il lavoro domestico.
La ripresa post pandemia è stata ed è all’insegna della precarietà e della discontinuità occupazione, in special modo per le donne.
Secondo il professor Zanetti, «prevalgono forme contrattuali a termine, sia per le donne che per gli uomini ma l’incidenza della precarietà e discontinuità è maggiore per le donne, con un ruolo prevalente della piccola impresa fino a 15 dipendenti».
I dati riportati dal professor Zanetti parlano di tempo indeterminato solo per il 14% dei contratti delle donne, percentuale che scende al 10% nella nostra regione.
Il 49,6% di tutti i contratti femminili è a tempo parziale, contro il 26,6% degli uomini.
In Valle d’Aosta, i contratti part time accordati alle donne sono il 43,4%.
Barbara Buillas, vice presidentessa dell’associazione DORA, Donne in Valle d’Aosta dice: «La mostra e questo ciclo di conferenze sono iniziative importanti per il recupero della storia delle donne, troppo spesso dimenticata o poco considerata.
Vogliamo che sia un momento di riflessione tra passato e presente».
L’esposizione, inaugurata lo scorso 7 aprile, si può visitare fino all’8 maggio alla Cittadella dei Giovani.
La registrazione dell’incontro di ieri è disponibile sulla pagina Facebook “DORA – Donne in Valle d’Aosta – ETS” e “SPI CGIL Valle D’Aosta”.
Nella foto in alto, da sinistra, Barbara Buillas, Chiara Allera Longo e il professor Massimo Angelo Zanetti.
(giulia calisti)