LISten, la Valle d’Aosta si mette in ascolto delle persone sorde
Presentato il Progetto “LISten – Ascoltare e rispondere ai bisogni”, finanziato dall'ufficio politiche per la disabilità del Consiglio dei Ministri insieme al Dipartimento politiche sociali dell’assessorato regionale e l’Ens VdA
LISten, la Valle d’Aosta si mette in ascolto delle persone sorde.
Presentato il Progetto LISten – Ascoltare e rispondere ai bisogni, finanziato dall’ufficio politiche per la disabilità del Consiglio dei Ministri insieme al Dipartimento politiche sociali dell’assessorato regionale e l’Ens VdA.
La sordità è una disabilità che non si vede, ma che può avere conseguenze molto gravi dal punto di vista socio-culturale spingendo la persona sorda all’emarginazione. Un fenomeno che si è acuito maggiormente durante questi anni di pandemia in cui l’utilizzo della mascherina ha impedito qualsiasi forma di comunicazione per le persone sorde.
Lo ha evidenziato l’assessore alla sanità e politiche sociali della Valle d’Aosta, Roberto Barmasse, introducendo LISten – Ascoltare e rispondere ai bisogni, il progetto innovativo che vede la Valle d’Aosta prima amministrazione pubblica in Italia, a mettersi a servizio delle persone sorde.
«La lingua dei segni è una lingua vera e propria con la sua grammatica – ha ricordato l’assessore Barmasse – , è il primo linguaggio che l’essere umano ha utilizzato, basato sulla manualità e con una mimica molto articolata».
«La sordità è un problema importante – aggiunge l’assessore che coinvolge un bambino ogni mille per il quale l’apprendimento diventa difficile e impegnativo. Questo progetto, ammesso a finanziamento dal ministero è un primo passo – dice l’assessore -. L’amministrazione intende portare avanti altre attività per le persone sorde dopo l’avvio di questo percorso».
Le persone in Valle d’Aosta con sordità certificata sono oltre un centinaio, ma il servizio mira a raggiungere anche chi ha problemi di udito non certificato, come per esempio le persone anziane.
La genesi del progetto
LISten nasce nel 2020, in risposta a un avviso dell’ufficio politiche per la disabilità del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Ens (ente nazionale sordi della Valle d’Aosta), il Dipartimento politiche sociali dell’assessorato regionale e le cooperative C’era L’acca e Segni di integrazione Piemonte.
Prevede la sperimentazione di un servizio di interpretariato nella lingua dei segni da utilizzare per comunicare con i servizi dell’amministrazione pubblica.
«Il Dipartimento politiche sociali regionale ha risposto al primo avviso per questo target decidendo di cogliere questa opportunità insieme all’Ens VdA – spiega Katia Zanello, referente del Dipartimento -. Abbiamo avviato una co-progettazione per unire risorse pubbliche, la conoscenza dei bisogni e le risorse degli entri del terzo settore».
«Per l’amministrazione è un’opportunità di crescita intercettando i bisogni non sempre così evidenti, in un’ottica di sistema per strutturare un servizio di interpretariato – aggiunge Zanello -. Siamo stati selezionati su 20 richieste su tutto il territorio nazionale».
LISten
A entrare nel dettaglio Serafino Timeo, commissario Ens Valle d’Aosta che ringrazia l’amministrazione «per aver dato valore a noi persone sorde. La vita cambierà dopo questo progetto. La sordità è invisibile ma c’è ed è fondamentale per noi vederla riconosciuta. La società spesso non è pronta a integrare noi persone sorde, questo è un servizio fondamentale. Bisogna cancellare gli stereotipi e con questo progetto si può fare dando dignità a persone con disabilità».
Tre fasi
Il progetto LISten è articolato su più fasi «in primo luogo permette di rapportarsi con una persona in grado di comunicare; in secondo luogo ci saranno 9 tablet a disposizione in vari servizi (tipo ambulatori medici o forze dell’ordine) dove la comunicazione, con l’aggravio della mascherina, è as
sente; infine ci sarà la traduzione nella lingua dei segni dei siti istituzionali» spiega Timeo.
«Adesso è importante che le persone sorde entrino in contatto con il servizio e inizino a utilizzarlo».
Maria Cosentino, della cooperativa C’era L’acca, coordinatrice del progetto annuncia che dopo la prima fase di formazione che coinvolge gli operatori dei servizi pubblici dove c’è maggiore richiesta, ci sarà una fase aperta alle persone semplicemente interessate per creare «una comunità in grado di accogliere» perché, sottolinea «bisogna saper ascoltare per dare risposte».
Romina Rossi, della cooperativa Segni di integrazione Piemonte illustra nel dettaglio la piattaforma multimediale Comunic@Ens, «un servizio salvavita per le persone sorde e per noi», che comprende servizi di messaggistica con sms, Telgram, e-mail, videochat e chiamate. Dall’altra parte la persona sorda troverà un’operatrice o un operatore in grado di comunicare con i sordi.
Il servizio è attivo dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.
Dove trovare i tablet
Nove i tablet che sono stati consegnati. Si potranno trovare:
Questura Aosta
Pronto soccorso dell’Ospedale Parini
Dorezione ospedaliera dell’Ospedale Parini
Uffico scelta/revoca di via Guido Rey ad Aosta
Poliambulatorio di Donnas
Poliambulatorio di Morgex
Sportello sociale di Aosta
Ufficio invalidità dell’assessorato alla sanità e politiche sociali.
L’ultimo tablet sarà itinerante. Si potrà trovare alla sede dell’Ens Valle d’Aosta (via Liconi 30 ad Aosta) e sarà a disposizione delle necessità sul territorio.
Il servizio di interpretariato durerà fino a dicembre 2022 con la speranza che venga rifinanziato. Il budget del progetto ammonta a 226 mila euro.
Info www.listen.vda.it.
(erika david)