Associazioni, nuovo direttivo per L’Albero di Zaccheo: obiettivo la Casa di tutti
La nuova presidente è Michela Colombarini; l'impegno per la ristrutturazione, ricostruzione e riutilizzo de 'La Baita' sulla collina di Aosta, la vecchia colonia del comune di Collegno
Associazioni, nuovo direttivo per L’Albero di Zaccheo: obiettivo la Casa di tutti.
Una governance ‘di passaggio’ per accompagnare il passaggio graduale del direttivo alla generazione successivo, aspirando a un organo politico più giovane e motivato tra tre anni.
Si presenta così il nuovo direttivo dell’Associazione L’Albero di Zaccheo che nei giorni scorsi ha eletto il nuovo direttivo alla parrocchia di Saint-Martin de Corléans.
La nuova presidente è Michela Colombarini, vice presidente Marina Aiello.
Laura Marozzo è la segretaria, Dario Vitale il tesoriere e Francesco Rota il consigliere.
Associazioni: cinquanta soci per L’Albero di Zaccheo
L’associazione L’Albero di Zaccheo conta una cinquantina di soci, famiglie e persone che appartengono alle comunità parrocchiali dell’Immacolata e Saint-Martin de Corléans, accompagnate da don Nicola Corigliano.
Da oltre dieci anni, L’Albero di Zaccheo ha iniziato il suo cammino verso una meta ambiziosa e complessa: la ricostruzione di un immobile in disuso, di proprietà regionale, la vecchia colonia del comune di Collegno, a Plan d’Avie, sulla collina di Aosta.
Si chiamava La Baita, ma per tutti, da tempo è Casa Zaccheo.
L’impegno principale del nuovo direttivo sarà proprio la raccolta fondi destinata alla ricostruzione di Casa Zaccheo; la fase progettuale è infatti conclusa e l’iter in Commissione Edilizia è in dirittura d’arrivo.
Usi temporanei e processi collaborativi, al centro della relazione di Sociolab, nel recente convegno promosso dal Gal sull’abitabilità dei territori montani e sul recupero del matrimonio edilizio alpino sottoutilizzato, sono stati fonte di ispirazione.
Associazione: la Casa di Zaccheo, la casa di tutti
«La prospettiva di Casa Zaccheo è proprio quella di pensare a spazi variamente occupabili, a secondo di attività e progetti, che offrano un orizzonte dinamico, lungo e diversificato – spiega Michela Colombarini.
L’idea degli usi temporanei si sposa perfettamente con la radicata integrazione sul territorio, con i servizi di welfare, le sinergie con il terzo settore.
Un ventaglio di possibilità per raggiungere il nostro obiettivo, quello che Casa Zaccheo diventi la casa di tutti e che possa camminare sulle gambe e con le idee di tanti».
Nella foto in alto, il nuovo direttivo dell’associazione L’Albero di Zaccheo.
(c.t.)