Agile Arvier, 20 milioni di euro per la cultura del cambiamento
Il progetto Agile Arvier proietta il paese nel 2040 immaginando un Museo del Futuro Alpino e un luogo di sperimentazione e confronto per il mondo della ricerca
Agile Arvier, 20 milioni di euro per la cultura del cambiamento
Il progetto Agile Arvier proietta il paese nel 2040 immaginando un Museo del Futuro Alpino e un luogo di sperimentazione e confronto per il mondo della ricerca.
Dopo la bufera su Fontainemore Borgo Alpino, la Regione ha individuato nella seduta della giunta di oggi, il progetto di Arvier come pilota nel quadro del finanziamento per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi del Pnrr.
Agile Arvier
Si chiama Agile Arvier. La cultura del cambiamento, il progetto con cui il Comune di Arvier ha tentato la lotteria del Pnrr (rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati), che mette a disposizione 20 milioni di euro per un progetto per ogni Regione.
Una proposta che «concettualmente vede Arvier nel 2040, una proposta fatta guardando avanti senza rimanere ancorati al presente» spiegava il sindaco Mauro Lucianaz a Gazzetta Matin in edicola il 7 marzo 2022.
«Dove esistono solo musei del passato, noi abbiamo pensato al Museo del Futuro Alpino. Certo è rischioso, difficile da spiegare e da capire forse, ma con un’opportunità del genere non si può semplicemente immaginare una ristrutturazione di un borgo».
L’obiettivo generale di Agile Arvier è promuovere e consolidare una cultura agile del cambiamento. Promuovere la conoscenza, il senso di responsabilità e l’orientamento all’azione necessari per mitigare e trasformare in opportunità i cambiamenti ambientali, economici, sociali e culturali e i loro impatti sul contesto alpino.
Questo si può fare con la creazione di un luogo di sperimentazione e confronto per il mondo della ricerca coinvolgendo ricercatori, popolazione, privati…; con la formazione delle nuove generazioni, dei decisori e delle comunità sulle sfide alpine e le possibili soluzioni; con la responsabilizzazione della collettività sui cambiamenti. Un progetto rivolto alle nuove generazioni, alla comunità locale, alle comunità rurali e alpine.
I risultati
I risultati saranno molteplici: dall’insediamento di una comunità scientifica che, nei borghi di Arvier e Leverogne, realizza una ricerca applicata a servizio dell’area Eusalp (le regioni alpine dell’Ue che puntano a promuovere una gestione sostenibile dell’energia e delle risorse naturali e culturali) e di una comunità formata e consapevole delle sfide ambientali, sociali, culturali ed economiche a scala europea, alla costituzione di una rete di piccoli centri rurali e alpini che condividono una governance territoriale basata sulla cultura del cambiamento.
Dalla creazione di tre aree funzionali integrate tra i due borghi (a Leverogne ricerca e sperimentazione; nella parte bassa di Arvier confronto, divulgazione scientifica e messa in rete; divulgazione e responsabilizzazione del grande pubblico sulle tematiche del futuro delle Alpi nella parte alta di Arvier), alla riqualificazione fisica e infrastrutturale dei due borghi (Arvier e Leverogne).
Per “mettere a terra” Agile Arvier saranno necessari laboratori tematici (Open Gov, Green, Digital, Social Innovation, Educational), infrastrutture (cinque Maisons tematiche di coliving e coworking, Espace Lab, una Maison meeting pubblica e il Museo del Futuro Alpino) che dovranno essere connessi, con la fibra, e accessibili. I borghi rimarranno pedonali, ripensati con parcheggi, rifacimento della pavimentazione, arredo urbano, segnaletica e illuminazione.
Un progetto «che va spiegato e condiviso con la popolazione – diceva Lucianaz -. Siamo fiduciosi per la caratura dei partner coinvolti. Un lavoro importante e intenso che ha aperto importanti collaborazioni».
(erika david)