Fratelli d’Italia VdA: «Consiglio Valle concentrato solo sulle poltrone»
Secondo il coordinatore Alberto Zucchi, questo avviene «mentre gli effetti legati agli strascichi della pandemia a cui si sono aggiunti in maniera clamorosa i contraccolpi della crisi energetica stanno mettendo in ginocchio cittadini e imprese»
Dopo l’addio di Pierluigi Marquis alla maggioranza (con il passaggio da Stella alpina e Forza Italia), la politica valdostana si trova in un «quadro miserrimo», che arriva in un periodo caratterizzato dalla «cronica inefficienza del sistema sanitario locale, incapace di organizzare il normale ripristino delle prestazioni ai cittadini bisognosi di esami diagnostici e di interventi chirurgici in base a una normale programmazione in grado di garantire il normale utilizzo delle sale operatorie e la riduzione dei tempi di attesa». E’ quanto si legge in una nota diffusa da Fratelli d’Italia.
L’affondo
Secondo Alberto Zucchi, coordinatore di FdI VdA, «mai come in queste ultime ore i componenti del Consiglio regionale sia di maggioranza, sia di opposizione, sono esclusivamente occupati unicamente nello stabilire chi resta e chi rimane sulla propria poltrona. L’ennesimo cambio di casacca a soli 18 mesi dalle ultime elezioni che ha riportato a 18 il numero dei componenti dell’attuale maggioranza è il solo tema su cui i 35 sono concentrati in una bieca rincorsa al potere personale».
E questo avviene «mentre gli effetti legati agli strascichi della pandemia a cui si sono aggiunti in maniera clamorosa i contraccolpi della crisi energetica stanno mettendo in ginocchio cittadini e imprese».
I tempi di attesa
Fratelli d’Italia denuncia quindi «l’enorme presa in giro per tutti i valdostani in riferimento alla delibera 91 del 2022, con la quale la Giunta ha basato l’approvazione del recupero dei tempi di attesa in base a dati palesemente fantasiosi e fuori da ogni realtà. Il piano operativo regionale allegato alla delibera citata è intriso di dati totalmente campati in aria immessi senza la remota possibilità che le cifre riportate comportino una sua concreta realizzazione rispettosa dei diritti più elementari dei cittadini che non sono interessati ai giochini di potere ma all’ottenere la salvaguardia della propria salute».
Una situazione definita da Zucchi come «vergognosa», che «è la conseguenza dell’instabilità politica ormai divenuta cronica in Valle d’Aosta e che impone la necessità di una riforma elettorale che garantisca la governabilità per 5 anni a una maggioranza e un presidente scelto dagli elettori, dove i Partiti siano obbligati a dire prima del voto con chi intendono governare».
(re.aostanews.it)