Esposizione: Le Madri della Repubblica dal 7 aprile alla Cittadella dei Giovani
Omaggio alle 21 donne costituenti con l'obiettivo di recuperare la memoria al femminile
Le Madri della Repubblica, illustrate in 21 pannelli, tante sono state le donne costituenti, è il tema della mostra che sarà allestita dal 7 aprile all’8 maggio nelle caffetteria della Cittadella dei giovani ad Aosta.
Attorno all’esposizione si svilupperanno cinque eventi tra questione femminile, politiche di genere, precariato e denatalità, attualità della resistenza.Il progetto, frutto della collaborazione tra Dora – Donne in Valle d’Aosta, il sindacato dei pensionati Spi-Cgil Vda e il suo Coordinamento Donne, l’associazione Diritto al Futuro, l’Anpi e l’associazione Toponomastica Femminile, è stato presentato nella mattinata di oggi, mercoledì 30 marzo, in una conferenza stampa.
Il progetto
«Le madri costituenti avevano alle spalle storie d’impegno sociale e politico e alcune anche esperienze da combattenti, di lotta partigiana, di carcere per attività antifascista, di esilio o di deportazione nei campi di concentramento nazisti. Se non ci fossero state loro la Costituzione non sarebbe la stessa» ha sottolineato Sara Marsico di Toponomastica Femminile, associazione nata da una pagina Facebook per mettere in luce il fatto che in Italia solo il 5% delle vie è intitolato a una donna. In Valle d’Aosta le vie al femminile sono solo 18.
«La memoria di comunità si crea solo collaborando tra associazioni e lo scambio intergenerazionale è la cifra di questo progetto» ha detto Chiara Allera dello Spi, citando il coinvolgimento delle scuole. «L’iniziativa è nata dall’esigenza di recuperare la memoria al femminile» ha puntualizzato la consigliera di Parità Katya Foletto.
Il programma
Il 7 aprile è in calendario, alle 15, l’inaugurazione della mostra Le madri della Repubblica. Ieri, oggi e domani. Insieme le donne fanno l’Italia con i ragazzi delle seconde classi della scuola media a indirizzo musicale e con Sara Marsico. Ogni pannello è corredato da un QR Code.
Il 14 aprile la sala Bcc di via Garibaldi ospiterà, alle 16.30, la conferenza Disuguaglianze di genere, precarietà occupazionale, denatalità. Le donne tra lavoro e maternità di Massimo Angelo Zanetti, sociologo e presidente dell’associazione Diritto al futuro.
Il 21 aprile sempre nella sala della Bcc interverrà, alle 16.30, Mina Cilloni, segretaria nazionale Spi Cgil, sul tema Libere, ribelli, resistenti.
Il 28 aprile ancora nella sala della Bcc, alle 16.30, Francesca Angelini, Eleonora Faedi, Nicole Sara Scarpa e Giacomo Tomasi Cont parleranno dei giovani e delle prospettive lavorative in Italia. La situazione delle donne in Afghanistan sarà trattata da Nicole Cerutti e Rebecca Favro. Del Dddl Zan parleranno Giulia Gili-Tos, Sara Bellini, Alice Gianotto e Martina Carrel.
Il 5 maggio è in programma, dalle 16.30, una visita guidata della mostra curata dall’Anpi che offrirà un cofanetto con le biografie delle 21 donne costituenti.
Le 21 costituenti
Nel 1946 furono 21 le donne elette su 556 Costituenti: Maria Agamben Federici, Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Angelina Livia Merlin, Angiola Minella, Rita Montagnana, Maria Nicotra Fiorini, Teresa Noce, Ottavia Penna, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio. Venivano da tutto il Paese, quasi tutte lavoravano e possedevano titoli di studio alti: 14 erano laureate, molte erano professoresse, due giornaliste, una sindacalista e una casalinga. Nove militavano nel partito democristiano, 9 nel partito comunista, 2 nel partito socialista, una nel partito dell’Uomo Qualunque.
(d.c.)