Coronavirus, il direttore sanitario Giardini: «Immunità di gregge raggiunta, ma serve prudenza»
Secondo il coordinatore dell'emergenza, Luca Montagnani, «è il momento di imparare a convivere davvero con il virus»
Un periodo, caratterizzato da due eventi come la Fiera di Donnas e la Millenaria di Sant’Orso (oltre che dalla Pasqua), che per la Valle d’Aosta rappresenta una sorta di “test” dal punto di vista epidemiologico. Ne è convinto il coordinatore sanitario dell’emergenza da coronavirus Luca Montagnani, il quale spiega: «Abbiamo visto tutti cosa è successo con le vacanze di Natale, con un aumento significativo del numero dei contagi. In questi giorni ci saranno vari eventi in Valle, oltre alla Pasqua, e solamente dopo una decina di giorni capiremo se questo avrà un impatto dal punto di vista epidemiologico. A mio parere, è il momento di imparare davvero a convivere con il virus, quindi consiglio prudenza. Anche se non è più obbligatorio all’aperto, nelle situazioni dove si crea assembramento è bene indossare comunque la mascherina».
«Presto per parlare di quinta ondata»
Secondo Montagnani, «è difficile fare previsioni con questo virus, quindi io non so se ci sarà una quinta ondata. Di certo stiamo assistendo a una lieve crescita dei positivi e questo, proporzionalmente, si riflette sull’ospedale. I numeri, comunque, per il momento sono contenuti». Nella regione alpina non è ancora arrivata Omicron 2, «però non dobbiamo nasconderci: arriverà».
In ogni caso, l’ospedale è sempre più attrezzato. «Il nuovo “triangolo” ci consente di stare un po’ più tranquilli per quanto riguarda i posti letto in terapia intensiva – prosegue il coordinatore sanitario -. E a breve avremo anche una nuova subintensiva» che è in fase di realizzazione vicino a Malattie infettive e Pneumologia.
«La vera sfida – conclude – adesso è recuperare su tutto quello che non è Covid, perché dobbiamo prenderci cura anche degli altri pazienti».
«Serve prudenza»
In linea con quella di Montagnani è la posizione di Guido Giardini, direttore santiario dell’Ausl VdA. Afferma: «Anche se i dati possono sembrare rassicuranti, il periodo impone prudenza. Lo stato di emergenza per il coronavirus sta finendo, ma bisogna sempre avere buon senso. Stiamo assistendo in questi giorni a un lieve aumento dei contagi dovuto all’allentamento delle misure anti-contagio; l’arrivo dei profughi ucraini, invece, per ora non ha causato problemi da questo punto di vista. Io comunque sono fiducioso. Tra chi si è vaccinato e chi ha contratto il Covid, credo si possa parlare di immunità di gregge».
Per quanto riguarda la pressione sull’ospedale Parini di Aosta, Giardini aggiunge: «Aspetterei a parlare di quinta ondata, vediamo cosa succede con l’arrivo della bella stagione e con i grandi eventi che si terranno in questi giorni in Valle. C’è da dire che, per quanto riguarda i ricoveri in ospedale, sono sempre meno i casi gravi di polmonite bilaterale da Covid. Negli ultimi due mesi parliamo del 10% dei ricoveri totali e, in molti casi, la malattia era “lieve” perché si trattava di soggetti vaccinati».
Insomma, la situazione, secondo il direttore sanitario, «è caratterizzata da dati confortanti. E’ necessario tornare alla vita “reale”, ma serve comunque un po’ di prudenza».
(f.d.)