VdArtists for Peace, musica e arte contro la guerra
Una ventina di artisti valdostani uniti per un concerto-evento solidale andato in scena ieri sera alla Cittadella dei Giovani
VdArtists for Peace, per cantare ed esibirsi contro la guerra.
Una ventina di artisti valdostani uniti per un concerto-evento solidale andato in scena ieri sera alla Cittadella dei Giovani.
La musica degli ukulele e i canti di pace dei bambini di Arte in testa, orchestrati e accompagnati da Silvana Bruno, ha aperto ieri pomeriggio, giovedì 24 marzo, alla Cittadella dei Giovani di Aosta,VdArtists for Peace and Hospitality, il concerto-evento solidale nato da un’idea del musicista Paolo Passanante (in arte Pol Paxx) e dalla mobilitazione di oltre venti artisti valdostani che si sono riuniti per dire no alla guerra.
Questo gesto proveniente dal mondo dei più piccoli che ha coinvolto in un gioco di rime ed echi anche gli spettatori più adulti ha dato il via alla lunga maratona di arte, musica e teatro conclusasi poco prima della mezzanotte.
L’evento
Dal pomeriggio alla sera, all’interno di un Live No War, sono state oltre venti le persone, tra musicisti, performer, attori di teatro, artisti, poeti, rappresentanti del mondo sociale e delle istituzioni, che si sono alternate ed esibite sul palco: attraverso la propria voce e il proprio corpo, ognuno di loro ha raccontato, cantato, suonato e messo in scena, in forme e linguaggi espressivi tanto soggettivi quanto aperte all’universale, la propria resistenza – artistica e culturale – alla guerra in Ucraina e a ogni tipo di guerra.
I protagonisti
La maratona si è animata delle sonorità individuali e collettive dei Laughing Moon, di Katia Perret, degli Stato Puro, dei Pol en Tino, dei Minimo Vitale, di Francesco-C., Morena Avenoso, Sago e Tosello; delle voci teatrali di Tamara Margaroli, Paola Corti e Palinodie; delle poesie di Tonino Campiti; dei testi letti da Andrea Damarco di Replicante Teatro accompagnato dal canto di Elisabetta Padrin, dalla chitarra di Gaetano Lo Presti e dagli strumenti dall’associazione culturale Tamtando.
Le testimonianze
Un mix di voci, strumenti, musicalità, personalità, ritmi e linguaggi diversi, presentati da Cristina “Sty” D’Allocco, ha dato vita a un creativo collage di esibizioni: questo coinvolgente e composito universo artistico, che ha inanellato generi e registri stilistici differenti, è stato inframmezzato dalle Voci dell’Ucraina, che hanno restituito anche le testimonianze dirette di Yuriy Dmytriyiv, l’ucraino che ha recentemente portato nel proprio paese un furgone di farmaci donati dai valdostani.
L’iniziativa ha inoltre trovato ampliamento nella Sala Expo della Cittadella, dove è stata allestita la mostra Bimbi per la pace, che ospita i disegni e le poesie realizzati dalle squadre VIII, IX e X del Convitto Regionale Federico Chabod di Aosta: in questo ambiente, bandiere, cuori, soli, emoticon, simboli di pace e scritte colorate si coniugano a strofe ed incoraggiamenti in rima dedicate alla popolazione ucraina.
Nel clima multimediale e transgenerazionale di creazione e condivisione artistici che si è creato, sono stati numerosi i temi musicati e rappresentati, dalla violenza alla resistenza, dall’accoglienza alla paura dell’altro, dai sogni agli incubi, dalle partenze ai ritorni (emblematica è la canzone Nun tenimme a valigia, nuje di Lo Presti e Damarco, cantata da Padrin e dedicata ai profughi e ai migranti), dalla solitudine alla condivisione, dal dialogo al silenzio, dall’amore all’odio, dalla pace alla resistenza contro la guerra (icasticamente condensata nelle frasi scritte o musicate dai bambini, come Pace I love you, Ucraina ti voglio bene o Siamo tutti uguali): per sei ore intense, la forza dell’arte ha coinvolto il pubblico evocando un sentito sentimento di solidarietà e veicolando un messaggio di prossimità al popolo ucraino.
Una nota dolente emerge da alcuni commenti sulla pagina Facebook dell’iniziativa, che restituirebbero lo scarso tatto nella scelta di proiettare video di guerra e di non prevedere interpreti che potessero rendere più accessibile e fluida la comunicazione con gli ucraini presenti in sala: critiche e appunti che, anche in riferimento al nome e agli obiettivi di questa iniziativa, si spera possano trovare presto una conciliazione tra le parti.
La raccolta fondi
Intrecciato all’espressione culturale, lo scopo benefico di questo evento si è inoltre concretizzato nella raccolta fondi Valle d’Aosta per l’Ucraina, lanciata dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta e dal Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta, in partenariato con la Presidenza della Giunta regionale della Valle d’Aosta e il Consiglio Permanente degli enti locali, volta a creare un fondo per sostenere le spese legate a una sistemazione rapida dei profughi secondo un modello di “accoglienza diffusa” che punti all’inserimento di piccoli gruppi nella vita ordinaria della comunità valdostana e faciliti l’integrazione.
«L’unico strumento di pace possibile è la consapevolezza dell’assurdità di farsi la guerra. Le due cose più importanti, a mio avviso, sono aiutare le persone più fragili e cantare, facendo musica: questa sera stiamo provando a farle entrambe» ha detto il sindaco di Aosta, Gianni Nuti richiamando lo sforzo corale dei cittadini e delle associazioni valdostane di tradurre in una progettualità concreta le idee di assistenza e aiuto alla popolazione ucraina.
Nel corso della serata, è stato infatti possibile fare donazioni al banchetto presente all’ingresso della Sala Teatro: per chiunque fosse interessato a partecipare, è altresì possibile effettuare donazioni tramite versamento di bonifico bancario al conto corrente aperto dalla Fondazione comunitaria – IBAN IT73 G 03069 09606 100000005667 presso la Banca Intesa San Paolo – indicando come causale “Emergenza Ucraina”.
(sara colombini)