Sanità: sindacati, «risorse per una sanità di qualità e dignità ai lavoratori»
Presidio dei sindacati Cgil, Cisl e Uil sotto palazzo regionale e appello ai lavoratori della sanità per le elezioni delle RSU il 5,6 e 7 aprile
Sanità: sindacati, «risorse per una sanità di qualità e dignità ai lavoratori».
Il rinnovo del contratto, le risorse per una sanità di qualità ma anche la dignità dei lavoratori, «perchè oggi, nei reparti ospedalieri dove prima lavorano in sei, lavorano in tre».
I rappresentanti della Funzione Pubblica di Cgil, FP Cisl e Uil Fpl hanno aderito oggi alla mobilitazione nazionale a sostegno dei lavoratori della sanità e delle funzioni locali, animando un presidio sotto palazzo regionale.
«L’ultimo contratto è del triennio 2016/2018 – spiegano Igor De Belli e Andrea Bourbon (FP Cgil), Chiara Pasqualotto (Cisl) e Marilena Melidona (Uil Fpl.
Servono risorse per rinnovare i contratti, così come serve un Piano di assunzioni straordinario e allo stesso modo, sono necessarie le risorse per modificare la classificazione del personale e rivedere i sistemi indennitari.
Altre urgenze sono i Piani di formazione per la crescita professionale dei lavoratori, ma anche la stabilizzazione degli storici precari e i nuovi concorsi».
A livello nazionale, secondo quanto riferito da De Belli, Pasqualotto e Melidona, le risorse stanziate sono molto importanti «anche se non sufficienti». «L”obiettivo è un contratto dignitoso per tutti i lavoratori che garantiscono la nostra salute, con un’organizzazione adeguata ed efficace.
Ogni giorno, nei reparti lavorano tre professionisti dove prima ce n’erano sei.
Turni insostenibili, pressione e qualità della vita che peggiora costantemente, altro che eroi. Anche la sanità ha bisogno di giustizia» – concordano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
Il rinnovo vale più o meno il 7,22% di risorse in più.
L’amministrazione regionale ne ha stanziati il 3% circa, come dire 4 milioni e 200 mila euro, contro i 9 milioni necessari.
Se non ci sono risorse adeguate, come si fa a garantire una sanità di qualità?
I lavoratori hanno diritto a una retribuzione adeguata e a condizioni di lavoro ottimali – poi non ci stupiamo se scappano tutti in Svizzera.
Secondo Cgil, Cisl e Uil, sono almeno 500 gli interinali che lavorano nella sanità valdostana da svariati anni, «altro che il 10% ammesso dalla norma. Professionisti della sanità ma anche amministrativi senza i quali i reparti sono alla completa paralisi».
Sanità: le elezioni RSU
I rappresentanti della FP di Cgil, Cisl e Uil invitano al voto per le rsu del 5, 6 e 7 aprile, «dopo quattro anni i lavoratori potranno partecipare democraticamente al voto, scegliendo i loro delegati per la contrattazione con l’azienda sanitaria».
Le motivazioni dei sindacati sul perchè andare al voto:
Perchè, con il rinnovo del contratto collettivo, i temi di discussione e di contrattazione aziendale che affronteranno le nuove RSU, assumeranno ulteriore importanza sulla valorizzazione della carriera professionale e sulle maggiori risorse messe in disponibilità.
Perché la riforma dell’ordinamento professionale, degli avanzamenti di carriera e della ripartizione dei fondi, devono avere le caratteristiche dell’universalità, della redistribuzione delle risorse, del merito e della professionalità.
Perché FP CGIL, CISL FP e UIL FPL nazionali stanno procedendo alla contrattazione nazionale unitariamente, per non lasciare indietro nessuno e per riconoscere a tutti il giusto merito.
Perché FP CGIL, CISL FP e UIL FPL regionali, stanno rivendicando con la Regione Valle d’Aosta tutte le risorse necessarie ai prossimi aumenti contrattuali.
Perché il prossimo compito delle RSU sarà sostenere questi valori, sennò prevarranno egoismi, solitudini e frustrazioni.
Perché dopo due anni di fatiche immani e di organici insufficienti, e comunque di continua dedizione alla salute della collettività, meritiamo tutti giustizia e non facili promesse.
Nella foto in alto, da sinistra, Chiara Pasqualotto (FP Cisl), Igor De Belli e Andrea Bourbon (FP Cgil) e Marilena Melidona (Uil Fpl).
(cinzia timpano)