Falsa testimonianza nel processo Geenna: il pm chiede tre condanne
La sentenza è attesa per il 13 aprile; alla sbarra ci sono l'ex dirigente del Casinò di Saint-Vincent Valter Romeo, i fratelli Daniele e Luciano Cordì, e Pasqualina Macrì
Un anno e quattro mesi. Questa la richiesta di condanna avanzata dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti degli imputati nel processo – rito abbreviato – per le presunte false testimonianze rese in aula nel dibattimento del procedimento Geenna sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta.
A trasmettere gli atti all’ufficio inquirente di via Ollietti al termine del processo di primo grado sulla Locale di Aosta era stato il presidente del Tribunale. Quest’ultimo aveva segnalato indizi di reato a carico di quattro testimoni sentiti durante il dibattimento. Chiuse le indagini, la Procura aveva poi chiesto il rinvio a giudizio.
Gli imputati
Alla sbarra davanti al gup Giuseppe Colazingari sono così finiti i fratelli Daniele e Luciano Cordì (difesi dall’avvocato Filippo Vaccino di Aosta), l’ex dirigente del Casinò di Saint-Vincent Valter Romeo (avvocato Oliviero Guichardaz) e Pasqualina Macrì (difesa da Vaccino); quest’ultima aveva già presentato istanza di patteggiamento. Sono tutti accusati di falsa testimonianza.
L’udienza
Nel corso dell’udienza andata in scena giovedì 24 marzo, al termine della sua requisitoria, il pm Luca Ceccanti ha invocato la condanna per tutti gli imputati, i quali hanno sempre respinto le accuse.
Il gup ha quindi rinviato l’udienza al 13 aprile, quando è possibile che arrivi la sentenza.
(f.d.)