Bando borghi PNRR a Fontainemore: «criteri per la selezione fedeli alle linee guida del Ministero»
In chiusura del primo giorno di lavori del Consiglio regionale, sono state discusse le iniziative di Pour l'Autonomie e Lega Vallée d'Aoste sul bando per l'attrattività dei borghi che ha premiato il progetto Borgo Alpino di Fontainemore.
Bando borghi PNRR a Fontainemore: «criteri per la selezione fedeli alle linee guida del Ministero».
Si è parlato del Bando per l’attrattività dei Borghi, in chiusura della prima giornata di lavori del Consiglio regionale.
La proposta Fontainemore borgo Alpino è stata individuata dalla Giunta quale progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ‘aggiudicandosi’ 20 milioni di euro.
Pour l’Autonomie e Lega Vallée d’Aoste hanno chiesto lumi, per esempio sul perchè non fossero presenti i criteri di valutazione dei progetti e se siano programmati sostegni da parte della Regione per la realizzazione degli interventi previsti.
Il capogruppo di PlA, Marco Carrel, ha richiamato l’avviso pubblico ai Comuni valdostani deliberato a gennaio 2022 «con il quale la Giunta ha recepito le linee di indirizzo del Ministero e ha scelto di fare una selezione interna, senza però inserire nel bando i criteri di valutazione dei progetti e il valore ad essi abbinati.
Vorremmo conoscere le ragioni di queste scelte e se la modalità di selezione interna sarà utilizzata anche in futuro.
A fronte dell’investimento previsto dal PNRR per un importo di 20 milioni di euro per la realizzazione del progetto, vorremmo poi capire se siano programmati sostegni amministrativi da parte della Regione al Comune di Fontainemore per la fase negoziale e la successiva realizzazione degli interventi previsti.
Il consigliere Erik Lavy (Lega VdA), oltre ai criteri, ha chiesto se la Giunta abbia fatto delle valutazioni politiche, evidenziando delle preferenze in merito alle proposte progettuali presentate.
Ha chiesto, inoltre, di conoscere i nomi, il costo (per compensi e rimborsi), il numero di ore lavorate e il criterio con cui sono stati individuati i tre membri esperti del Nucleo di valutazione.
Secondo il consigliere Lavy, «i tempi stringenti non hanno consentito di fare un lavoro accurato e noi ci auguriamo che questo progetto non sia fonte di problemi se non sarà gestito bene.
Secondo noi, ci doveva essere anche una valutazione politica e non solo tecnica: i borghi non sono tutti uguali e sappiamo quanto sia importante la conoscenza delle esigenze del territorio».
Bando borghi PNRR: la risposta dell’assessore Guichardaz
L’Assessore ai beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, premettendo che «ogni scelta è opinabile, che sia tecnica o politica», ha osservato: «Il problema sta nel fatto che siamo davanti a progetti milionari il cui quid è uguale per tutte le venti regioni, cui si aggiungono delle tempistiche molto strette (da realizzarsi entro il 2026).
Si è delegato alla Regione di predisporre delle procedure “autoctone” sulla base di linee guida ministeriali.
Devo dire che questo bando è qualcosa di estremamente grande che andrà seguito anche dopo la sua assegnazione.»
L’Assessore ha quindi specificato che «con delibera n. 32 del gennaio 2022, la Giunta ha innanzitutto recepito le Linee di indirizzo sulle modalità attuative dell’intervento “Attrattività dei Borghi”, stabilendo che tali linee costituiscano il punto di riferimento per l’individuazione del progetto valdostano.
Contestualmente è stato approvato l’avviso pubblico rivolto ai Comuni della Valle d’Aosta che, ai punti 10 e 11, indica gli ambiti e i criteri di valutazione sulla base dei quali i progetti devono essere analizzati dal Nucleo di valutazione.
In particolare, il punto 10 “Requisiti delle candidature”, così come indicato nelle Linee guida del Ministero, stabilisce che la proposta progettuale debba essere svolta secondo una serie di ambiti di valutazione: caratteristiche del contesto, da cui si evincano i valori ambientali e culturali presenti, la propensione alla fruizione culturale e turistica e le condizioni di marginalità sociale ed economica.
E ancora: il coinvolgimento delle comunità locali nella definizione della strategia e delle modalità di co-progettazione e delle fasi di gestione degli interventi, con un maggior punteggio per le candidature accompagnate da formule di partenariato tra soggetti pubblici e privati; strategia del progetto, con indicazione della coerenza e integrazione con altre strategie integrate locali, dell’innovatività degli interventi; programma attuativo e cronoprogramma, da cui si evincano i processi attuativi, l’affidabilità dei tempi realizzativi dichiarati, i livelli della progettazione, i pareri, le autorizzazioni disponibili nonché la disponibilità dei beni oggetto di intervento.
Il punto 11 “Criteri per la selezione” riprende pressoché integralmente il contenuto delle Linee guida del Ministero della cultura e indica, ai fini della definizione della proposta progettuale e dell’individuazione del borgo abbandonato, fra gli altri elementi di valutazione, la fattibilità tecnica e il rispetto dei tempi, con realizzazione e rendicontazione degli interventi entro il secondo trimestre 2026, oltre che i contenuti e le caratteristiche dando priorità all’iniziativa che prevede un impatto occupazionale prevalente sulle fasce giovani, che genera un’attrattività residenziale, che è già avviata, in un comune localizzato in area protetta, di elevato valore paesaggistico, dove è presente un attrattore culturale o turistico, localizzato lungo itinerari o cammini riconosciuti (come la Via Francigena), che partecipa a più reti e nel quale sono previsti interventi di natura infrastrutturale.»
«La modalità di selezione utilizzata – ha proseguito l’assessore – si è svolta sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero e delle prassi condivise da tutte le Regioni in sede di Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Per quanto riguardo la realizzazione degli interventi previsti, come peraltro già accade abitualmente, le strutture dell’Amministrazione sono assolutamente disponibili a collaborare per fornire tutte le indicazioni utili per la predisposizione dei progetti relativi ai singoli interventi, in modo che i processi autorizzativi non abbiano rallentamenti.»
Riguardo ai membri esperti del Comitato di valutazione, l’assessore Guichardaz ha riferito che sono stati nominati con provvedimento dirigenziale: «Si tratta di Daniele Ietri, quale membro del Nuval esperto in sviluppo territoriale (non vi sono stati né compensi né rimborsi in quanto l’attività è stata svolta nell’ambito delle funzioni del Nuval), di Debora Giorgi, quale membro esperto in progettazione, e di Alexis Victor Castro Suarez, in supporto tecnico e consulenza nell’ambito di programmi di finanziamento europeo, per i quali è stato previsto un compenso di 3mila euro ciascuno e nessun rimborso per spese vive. Si precisa che i compensi per i membri esperti nominati in seno a commissioni vengono definiti sulla base degli importi indicati in una delibera del 1998, debitamente attualizzati sulla base dell’indice Istat».
La replica dei consiglieri Carrel e Lavy
Il consigliere Carrel ha replicato: «La Regione si è limitata a trasformare la circolare del Ministero in un avviso di interesse senza inserire elementi specifici: è questo che noi contestiamo.
Noi non abbiamo quantificato il peso di un requisito rispetto ad un altro: vi nascondete dietro la trasparenza e la democrazia per mascherare la mancanza di coraggio politico, e questo non fa del bene a nessuno».
Il Consigliere Lavy ha aggiunto: «Le brutte figure sono dietro l’angolo, visti i precedenti della Regione Piemonte con il progetto di Stupinigi.
Mi auguro che tutto proceda nel migliore dei modi, altrimenti sarebbe un’occasione persa: 20 milioni per un Comune che soffre di spopolamento e di marginalità sono importanti.
In un’ottica di suggerimento per i prossimi bandi, io credo che la Giunta debba valutare sul piano politico le priorità da affrontare, dando delle motivazioni: un giusto mix tra scelte politiche e tecniche potrebbe portare maggiore cognizione di causa nella selezione dei progetti».
(re.aostanews)