Covid, quarantena e Costituzione: il Tribunale di Aosta si rivolge alla Consulta
Il giudice Marco Tornatore, con ordinanza pubblicata in Gazzetta Ufficiale, chiede alla Corte costituzionale di esprimersi
Chi risulta positivo al Covid finisce in isolamento domiciliare in virtù di un’ordinanza del sindaco. Il decreto-legge 19 del 25 marzo 2020 (poi convertito in legge nel maggio dello stesso anno) stabilisce – tra le altre cose – il «divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimore per le persone sottoposte alla misura della quarantena, applicata dal sindaco quale autorità sanitaria locale, perché risultate positive al virus». Chi non rispetta tale norma rischia la sanzione penale.
La Costituzione
Ma tutto ciò rispetta il dettame costituzionale? Se lo chiede il giudice del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore, il quale si è rivolto (con un’ordinanza pubblicata in Gazzetta Ufficiale) alla Corte costituzionale.
Il magistrato aostano era chiamato a giudicare un soggetto che, anche se positivo e sottoposto a isolamento domiciliare (con ordinanza sindacale), era stato sorpreso fuori casa. In apertura del processo, però, il giudice ha rilevato «d’ufficio» la questione di legittimità costituzionale.
Analizzando il concetto di “restrizione della libertà personale”, Tornatore evidenzia come questo «incontra il duplice limite della riserva di legge e della riserva di giurisdizione». E, nel caso in esame, «il Tribunale ritiene che le norme qui impugnate siano lesive della riserva di giurisdizione sancita» dalla Costituzione.
La riserva di giurisdizione
In applicazione del decreto-legge del 25 marzo 2020, infatti, «il paziente risultato positivo al virus Covid-19 – annota il giudice – è confinato nell’abitazione sulla base di un semplice ordine amministrativo non sottoposto a convalida giudiziaria né ad altra forma di controllo giurisdizionale». Di fatto, quindi, alcuni articoli della norma volta a limitare la diffusione del virus «attribuiscono alla pubblica autorità un potere svincolato da ogni forma di controllo giurisdizionale».
Insomma, secondo Tornatore, il «divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena» previsto dalla norma del 2020 potrebbe non essere in linea con la Costituzione, in quanto il provvedimento amministrativo – in grado di limitare la libertà individuale – non è «preceduto o seguito da alcuna forma di controllo giurisdizionale, neppure nelle forme del giudizio di convalida ex post dell’operato dell’autorità amministrativa». Tutto ciò, conclude il giudice, «in violazione della riserva di giurisdizione».
(f.d.)