Aosta: per l’estate torna Pinarella di Cervia, centri estivi sostituiti dai voucher
Pinarella di Luna è la proposta dell'amministrazione comunale per riportare a galla un'usanza che aveva dovuto fermarsi nel 1998; stanziati 90 mila euro per l'intera offerta
Il grande ritorno di una colonia 2.0 a Pinarella di Cervia (divenuta Pinarella di Luna), la creazione di voucher per favorire le famiglie e l’addio ai centri estivi comunali. Si muove su queste direttrici l’offerta estiva del Comune di Aosta, che ha deciso di fare un passo nel futuro riportando a galla un glorioso passato riveduto e corretto.
Il tutto per uno stanziamento totale di circa 90 mila euro.
Offerta ludico sportivo
Insomma, in vista dell’estate, Aosta cambia, dicendo addio ai centri estivi e puntando su attività ludiche, sportive e culturali.
«Abbiamo deciso di modificare l’offerta integrata, non facendo più i centri estivi» spiega l’assessore alle Politiche giovanili, Samuele Tedesco, che poi entra nei dettagli.
«Abbiamo pensato non più solo alla semplice custodia, ma a un’offerta vacanziera in grado di conciliare l’aspetto ludico, sportivo, culturale e l’esperienza della mobilità».
Pinarella di Luna
Ecco quindi estrarre dal cilindro Pinarella di Luna, più prosaicamente il ritorno della colonia di Pinarella di Cervia, che ormai mancava dal 1998.
L’offerta prevede due turni di una settimana dal 17 al 24 luglio e dal 24 al 31 luglio, per bambini e ragazzi dai 7 ai 15 anni, che potranno svagarsi tra lezioni di windsurf e giornate all’insegna di sport da spiaggia (dal beach volley al beach tennis, passando per il basket), fino ad arrivare a laboratori culturali, teatrali e scientifici, con la chicca di uscite serali, discoteca e tutto quanto ci si possa aspettare da una vera e propria vacanza.
Organizzata dal comune, la “vacanza” prevede un’assistenza con rapporto otto a uno, da parte dei gestori della struttura, Mare e Vita (gruppo Pro infanzia srl.), tramite assistenti diplomati e laureati nel campo delle scienze, delle arti e delle scienze motorie e con esperienze nel settore.
I costi
Il Comune, in tutto, prevede uno stanziamento di circa 50 mila euro, con quaranta bambini per turno, che pagheranno in base all’Isee familiare.
Da 0 a 8.000 euro, ad esempio, la quota sarà di 70 euro per una settimana, con il resto a carico del Comune, così come gli scaglioni più alti arriveranno a sborsare massimo il 40% della quota totale, ovvero 280 euro.
Le iscrizioni partiranno da aprile.
«Per ora partiamo con due settimane, poi se funzionerà allargheremo – spiega ancora Tedesco -. La quota comprende tutto, anche trasporto e assicurazione. Ci teniamo molto a questa iniziativa, abbiamo voluto fortemente rievocare una parte di storia che ha accompagnato molti aostani».
Voucher
Orfana dei centri estivi, l’estate targata comune di Aosta si completerà con l’emissione di voucher per concorrere alla spesa delle famiglie che sceglieranno di avvalersi di centri estivi privati.
Le cifre, sempre parametrate all’Isee, andranno da 100 a 300 euro e varieranno anche in base al numero di figli, alla presenza di bimbi disabili e altri fattori.
In tutto il Comune stanzierà per questa iniziativa 40 mila euro.
Una storia travagliata
A ripercorrere la storia “patrimoniale” della struttura di Pinarella di Cervia ci pensa la vice sindaca Josette Borre, che racconta di un’acquisizione avvenuta nel 1969 da parte del Comune.
«È stata utilizzata fino al 1998 – dice -, poi problemi strutturali ne hanno reso difficile la prosecuzione. Quando abbiamo visto la possibilità di recuperare un’esperienza che rievoca piacevoli ricordi non ci abbiamo pensato due volte».
Nel 2008 la struttura è stata data in concessione, venendo di fatto rivoluzionata con interventi nell’ordine di 500 mila euro, salvo poi vedere svanire il tentativo di alienazione portato avanti in più tranche.
«A giugno 2021 abbiamo però ricevuto manifestazioni di interesse per la gestione e l’abbiamo affidata per altri nove anni, nei quali dovranno essere garantiti anche interventi di miglioria per 40 mila euro – conclude Borre -. Abbiamo avviato un percorso che speriamo duri: i tempi sono cambiati, ma ci aspettiamo comunque un buon riscontro».
(alessandro bianchet)