Bimba morta dopo le visite al Beauregard: chiesto il rinvio a giudizio per un pediatra
Si tratta dell'ultimo medico che visitò, 24 ore prima che la situazione precipitasse, la piccola Valentina Chapellu, deceduta nel febbraio 2020 a 17 mesi
La Procura della Repubblica di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio del medico Marco Aicardi (38 anni), nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Valentina Chapellu, deceduta a 17 mesi nel febbraio 2020 dopo essere stata più volte visitata al Beauregard di Aosta. Secondo l’autopsia, la piccola è deceduta a causa di una «grave complicanza batterica dell’influenza tipo A».
La vicenda
Dopo che il pm Francesco Pizzato aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo, il gip del Tribunale di Aosta aveva disposto una perizia tecnica, affidata alla dottoressa Cinzia Immormino e al dottor Antonio Francesco Urbino. Nella loro relazione conclusiva, i due professionisti avevano evidenziato come «pur non potendo attribuire pienamente una diretta conseguenza tra l’operato dei sanitari» che avevano avuto in cura la bimba «e il decesso, occorre sottolineare come sussistano chiari profili di colpa, determinati da imprudenza e negligenza, nell’operato del medico che ebbe a visitare Valentina Chapellu durante l’accesso al Pronto soccorso del Beauregard di Aosta avvenuto l’11 febbraio 2020»; cioè 24 ore prima che la situazione precipitasse. Il 12 febbraio, infatti, la piccola ebbe un arresto cardiaco e qualche giorno dopo, trasferita al Regina Margherita di Torino, perse la vita.
In ogni caso, però, «non si può attribuire al dottor Aicardi una responsabilità connotata da gravità per colpa – si legge nella perizia dei consulenti del giudice -. Al di là del ritardo diagnostico e terapeutico, è possibile che queste patologie virali associate a sovrainfezione batterica abbiano un andamento imprevedibile e si manifestino nella loro gravità in un numero esiguo di casi».
L’udienza
Alla luce di quanto emerso dall’incidente probatorio, la Procura ha deciso di chiedere l’archiviazione per gli altri pediatri che avevano visitato la bimba ed erano finito nel registro degli indagati. Per Aicardi, invece, l’udienza preliminare si terrà il prossimo 23 marzo.
(f.d.)