Unione Cuochi e Institut Agricole insieme per promuovere ricerca e cultura gastronomica valdostana
Un impegno comune che incoraggia le buone abitudini alimentari, che favorisce la ricerca e
Unione Cuochi e Institut Agricole insieme per promuovere la cultura gastronomica valdostana.
E stato firmato quest’oggi, nel salone dell’Institut Agricole régional, il protocollo di intesa tra l’Institut Agricole Régional e l’Unione Regionale Cuochi della Valle d’Aosta.
René Benzo, presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Iar e Gianluca Masullo, Unione Cuochi Valle d’Aosta hanno così suggellato una collaborazione che di fatto esisteva già tempo.
«Mettendo tutto nero su bianco ci impegniamo a raggiungere degli obiettivi ben precisi» – spiega Masullo.
Tra gli obiettivi del protocollo ci sono la promozione della conoscenza e della diffusione della cucina e della cultura gastronomica valdostana, della sua storia e delle sue tradizioni locali, ponendo particolare attenzione alla qualità, tipicità e origine dei suoi prodotti e lavorazioni.
Favorire ogni iniziativa che possa incentivare lo sviluppo di professionalità da parte degli operatori, l’acquisizione di competenze nella ristorazione sempre più adeguate alle trasformazioni del mercato, degli stili di vita e abitudini alimentari, incoraggiando a tal fine la più ampia collaborazione e il confronto con le altre componenti della filiera agroalimentare e del turismo è un altro intento del protocollo.
Sulle buone abitudini alimentari si è soffermato Benzo nel suo saluto iniziale.
«L’educazione a tavola, luogo in cui si fanno passare dei messaggi, parte dalla nostra cucina, dalla cucina dell’Iar dove abbiamo fatto un salto di qualità per trasmettere il messaggio ogni giorno innanzitutto ai nostri studenti – ha spiegato -.
Un altro tema che hanno affrontato i due presidenti e che ha un posto di rilievo nel protocollo è la ricerca, settore in cui l’Iar eccelle.
Il protocollo prevede di predisporre direttamente o indirettamente, d’intesa con il mondo della scuola, dell’università o altri enti, ricerche, studi, pubblicazioni e campagne su temi di generale interesse per il settore, coinvolgendo a tal fine l’attenzione di organi d’informazione e cultura.
«La ricerca, la sperimentazione, è un tema anche per noi cuochi molto importante – spiega Masullo – insieme alla passione sono tra i fattori umano che permettono di creare, non tutto per fortuna è standardizzabile».
Legato al concetto di ricerca dei prodotti e la loro valorizzazione anche attraverso le attività di cucina, nella stessa occasione è stato firmato anche un protocollo di intesa tra Unione Cuochi e lo specifico progetto Typicalp di cui l’Iar è capofila e che ha già ottenuto ottimi risultati per la filiera latte.
Nella foto in alto, da sinistra, Gianluca Masullo e René Benzo.
(simonetta padalino)