Sanità: carenza di ostetriche in ospedale, -15%, e sul territorio regionale, -41%
Oltre alla mancanza di ostetriche anche quella di infermieri è stata portata all'attenzione della V Commissione consiliare
Sanità: carenza cronica di ostetriche in ospedale, -15%, e sul territorio regionale, -41%. E’ quanto ha evidenziato la delegazione di ostetriche, capitanata, dalla vicepresidente dell’Ordine delle ostetriche Antonina Nicosia, audita nella V Conmissione Servizi sociali. Colpa della scelta di escludere la categoria dall’indennità di attrattività erogata a infermieri e medici.
Il segretario territoriale del sindacato NurSind Aosta, Giovan Battista De Gattis, ha invece rappresentato i disagi lavorativi degli infermieri in Valle d’Aosta, lanciando un grido d’allarme sulle prospettive future e sulla sostenibilità del sistema sanitario.
Le ostetriche
«La delegazione delle ostetriche – aggiunge il vicepresidente Claudio Restano – ha rappresentato la frustrazione della categoria riguardo alla scelta di escluderla dall’indennità di attrattività erogata a infermieri e medici. Negli ultimi tempi, questo settore è stato fortemente sollecitato per garantire i servizi in reparto, pronto soccorso, sala parto, nido, ambulatorio: è stata evidenziata come la carenza di personale a livello ospedaliero sia oggi del 15% e a livello territoriale del 41%, a causa anche di una scarsa attrattività della nostra regione in questo ambito. Emerge come la richiesta dell’audizione non fosse tanto quella di chiedere l’aumento dello stipendio, quanto quella di valutare con maggiore attenzione le iniziative che saranno adottate in futuro per garantire equità e rispetto per la categoria e il lavoro che svolge per le donne valdostane».
Il segretario territoriale del sindacato NurSind Aosta, Giovan Battista De Gattis, ha rappresentato i disagi lavorativi degli infermieri in Valle d’Aosta, lanciando un grido d’allarme sulle prospettive future e sulla sostenibilità del sistema sanitario. Ha sottolineato la necessità di migliorare il benessere lavorativo. De Gattis ha anche evidenziato che gli iscritti al corso di laurea in infermieristica non sono sufficienti a coprire il fabbisogno, quando invece c’è la reale necessità di reperire nuove risorse umane per far fronte al crescendo di attività, anche in un’ottica di sviluppo futuro.
(re.aostanews.it)