Aosta: il Comune punta sull’audiovisivo, firmato protocollo con Film Commission sull’onda di Rocco Schiavone
Alla base del documento, facilitazioni burocratiche e nelle ricerca e ottimizzazione delle location. Lo scopo è aumentare la promozione turistica legata anche al cinema
Il cinema e il mondo dell’audiovisivo come canale privilegiato di promozione turistica, il tutto passando da un protocollo che possa facilitare la collaborazione tra Comune di Aosta, Film Commissione Valle d’Aosta e le varie produzioni da attirare sul territorio.
È questo il senso del protocollo firmato nei giorni scorsi e che, sull’onda di Rocco Schiavone e 4 Hotel di Bruno Barbieri, punta a mettere il capoluogo aostano sempre più al centro delle varie produzioni.
Il protollo
Tanti gli aspetti normati dal documento sottoscritto dalle parti in causa, che permetterà di avere tutta una serie di aspetti logistici, normativi e burocratici, definiti a monte, per facilitare tutte le varie pratiche.
Per prima cosa, Film Commissione e produzioni avranno degli interlocutori certi, a cominciare dal Capo di Gabinetto, Fabio Molino.
Tante pratiche, poi, saranno “semplificate” e automatizzate per snellire gli aspetti burocratici.
Inoltre, il Comune metterà a disposizione l’apporto della Polizia locale, nonché luoghi di rimessaggio, magazzini, panche, transenne e tutto ciò che possa servire alle produzioni.
Infine, amministrazione e Film Commissione VdA instaureranno anche una collaborazione per produrre cultura sul territorio, diffondendo il linguaggio cinematografico e non solo attraverso rassegne, proiezioni e iniziative di avvicinamento alla cultura.
L’assessore alla Cultura
È soddisfatto l’assessore alla Cultura del comune di Aosta, Samuele Tedesco, dell’accordo appena sottoscritto.
«Questa accordo fa parte delle azioni che la nostra amministrazione sta portando avanti per valorizzare la cultura e le bellezze della città» evidenzia Tedesco, raccontando un aneddoto che ha dato ulteriore spinta al progetto.
Si tratta di un post Instagram di una turista anglosassone, che ha sottolineato come fosse partita appositamente per vedere i luoghi in cui è ambientato Rocco Schiavone.
«Si dice che le immagini siano buie e tristi, invece portano tanti turisti inglesi e americani – spiega ancora Tedesco -. Noi spesso non ci accorgiamo della bellezza che ci circonda, invece dobbiamo inserirla in itinerari e mete che la valorizzino».
Soprattutto in un periodo in cui le nuove tecnologie «hanno aperto al turismo fai da te – continua l’assessore alla Cultura -. È una delle strategie fondamentali nell’ambito dello sviluppo del marketing del territorio. L’accordo con Film Commission va in tal senso. Il Comune farà da supporto nella ricerca delle location e nell’ottenimento delle autorizzazioni, del patrocinio e di altre necessità. Partiremo da Rocco Schiavone per arrivare a diffondere la cultura nelle scuole e nei centri di aggregazione».
Il presidente di Film Commission
«È un passo importante, l’audiovisivo pesa per il 15% del Pil italiano» evidenzia soddisfatto il presidente di Film Commission VdA, Simone Gandolfo.
«L’audiovisivo è promozione, sviluppo – continua Gandolfo -. Dagli studi, ogni euro investito ne porta sei sul territorio, oltre a ricadute sull’economia indiretta».
Gandolfo evidenzia come «Aosta è una città che insegue la ricerca della bellezza – continua -. Questo protocollo è fondamentale, perché Film Commission ha un fondo da investire, ma non è la parte principale. È fondamentale la nostra operatività, ma soprattutto il rapporto con enti e amministrazioni per facilitare l’ottenimento dei permessi. E tante produzioni che non ricevono fondi sono attirate proprio da questo».
Promessa la volontà di «comunicarci meglio anche tra i confini regionali», Simone Gandolfo conclude.
«Questo protocollo crea gli argini in cui scorrerà il fiume della produzione audiovisiva – chiosa -. Film Commission acquisisce foto, materiali e diritti che possono costituire fondamentali elementi di marketing ex post».
La direttrice di Film Commission VdA
Parla di un «incremento esponenziale di produzioni sul territorio» proprio grazie al grado «di risposta e velocità» che si riesce a dare anche grazie agli enti locali la direttrice di Film Commission VdA, Alessandra Miletto.
«Lo snellimento delle procedure è un valore aggiunto inestimabile per noi e per le produzioni – spiega ancora Miletto -. E firmare un protocollo rende tutto ancora più fluido, dando un punto di riferimento fisso attraverso cui far passare pratiche già decise a monte».
In questo caso l’essere piccoli paga, anche in termini di promozione del territorio.
Un esempio è dato da 4 Hotel, che dopo aver declinato l’invito di svolgere il tavolo del confronto al Salone Ducale del Comune di Aosta, ha comunque deciso di tornare in città per girare la sequenza finale.
«In questi giorni stiamo effettuando anche sopralluoghi per un’altra importante produzione italiana – spiega ancora Miletto -. Hanno trovato facilità nei rapporti: si tratta di fidelizzazione del cliente. La Valle d’Aosta deve diventare Cinema Friendly e questo sta avvenendo».
Problemi per Rocco Schiavone?
La nuova gestione del Caffé Nazionale potrebbe portare qualche impaccio nella prosecuzione delle riprese di Rocco Schiavone.
«Assolutamente no, stiamo lavorando per incastrare le riprese con l’appalto – conclude Miletto -. Cambia l’interlocutore, ma non ci saranno difficoltà. Gli sceneggiatori sono già al lavoro e in continua riscrittura».
Il sindaco
La chiosa al sindaco Gianni Nuti.
«La città ha bisogno di risonanza anche attraverso il mondo dell’audio-video – esclama -. È una ricchezza moltiplicatrice di sguardi e ascolti sul mondo, che possono portare beneficio anche ai cittadini, per vedere la città con filtri diversi».
(al.bi.)