Guerra Ucraina, il Comune di La Salle esprime condanna e invita all’accoglienza dei profughi
Con una nota firmata da tutti i gruppi consiliari il Consiglio comunale di La Salle esprime una forte condanna per la violenza in Ucraina e chiede alla popolazione di rendersi disponibile all'accoglienza
Guerra Ucraina, il Comune di La Salle esprime condanna e invita all’accoglienza dei profughi.
Con una nota firmata da tutti i gruppi consiliari il Consiglio comunale di La Salle esprime una forte condanna per la guerra in Ucraina e chiede alla popolazione di rendersi disponibile all’accoglienza.
È firmato dal sindaco, Loris Salice e dai capigruppo consiliare, Silvia Lugano (Futuro Comune), Agnese Porchiola (Ensemble pour La Salle) e Eliseo Lumignon (Noi per La Salle) la presa di posizione del Consiglio comunale di La Salle contro la guerra in Ucraina.
La condanna di ogni violenza
In una nota i capigruppo esprimono:
- un giudizio estremamente negativo per la deplorevole invasione dell’Ucraina da parte della Russia in spregio ad ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno stato sovrano, rifiutando ogni tentativo di negoziazione diplomatica ed applicando il bombardamento anche delle città civili e popolazioni indifese.
- la più ferma condanna per l’uso della violenza, in ogni sua forma, affermando con forza che il dialogo tra istituzioni e il confronto costruttivo sono in questo momento strumenti imprescindibili per garantire stabilità, democrazia e pace;
- la vicinanza dell’intero Comune di La Salle che si stringe alla comunità ucraina – sia essa integrata nella nostra collettività civile sia essa residente in madre patria – la quale, contro ogni previsione, si vede violata nei principi di autodeterminazione dei popoli, libertà, democrazia: la nostra piccola comunità di La Salle condivide i drammi umani e personali per costoro e i loro parenti/amici/conoscenti obbligati ad affrontare una prova così difficile;
- l’auspicio di una forte presa di posizione da parte della comunità Russa, sia essa cittadina italiana sia di madre patria, affinché disconosca completamente l’operato di una folle modalità dittatoriale, di un’autoreferente campagna di espansione territoriale e del sopruso dei diritti internazionali.
La speranza di una rapida risoluzione
Gli amministratori inoltre confidano:
- in una risoluzione rapida e pacifica del conflitto in atto, nell’auspicio che la follia e il buio di questo momento lasci al più presto spazio ai valori europei della pace, della convivenza,dell’autodeterminazione dei popoli, della libertà.
- Nel desiderio universale espresso da tutti i cittadini ed i popoli del mondo per il rispetto reciproco tra etnie differenti e la condivisione di valori tra economie emergenti
Le richieste alle istituzioni e alla popolazione
Per questo chiedono, allo stato italiano, a tutte le istituzioni, di intervenire con le modalità diplomatiche più efficaci nei confronti delle autorità russe affinché si giunga alla risoluzione delle controversie in atto.
Una richiesta del tutto particolare è rivolta ai cittadini di La Salle ai quali gli amministratori chiedono «di rendersi disponibili per ogni azione di accoglienza verso coloro che scappano dalla guerra cercando rifugio e dignità, di sostenere ed aiutare tutti coloro che si possano trovare in stato emergenziale, siano essi nostri cittadini che stranieri, per cause dovute a questo triste e difficile momento storico».
In particolare il Comune informa in un posta sulla sua pagina Facebook che «la Croce Rossa ha indicato che, in caso di arrivi improvvisi, è in grado di accogliere 30 max 40 persone».
Per questo chiede «a tutta la popolazione di La Salle di segnalare eventuali strutture per accogliere in emergenza: strutture ricettive delocalizzate, case non utilizzate, appartamenti sfitti, altre unità immobiliari che potrebbero accogliere delle persone. Segnalate anche eventuali situazioni di “ospitalità in ambito familiare” di cui vuoi metterci a conoscenza».
La disponibilità può essere comunicata compilando il formulario a questo link https://forms.gle/WPYgDBNVaP9QXiHE7 oppure agli uffici comunali direttamente (0165861908-Eliana).
La solidarietà che parte dal basso
Dal canto suo la popolazione si è immediatamente attivata con una raccolta di beni da mandare in Ucraina, appoggiandosi a quanto già sta facendo la parrocchia di Sant’Orso con Yurii Kvartiuk.
«In poche ore abbiamo raccolto vestiti, coperte, pannolini, medicinali, garze, un po’ di tutto quello che può servire» spiega Christine Cavagnet che si è mobilitata coinvolgendo altre famiglie.
«Ho il pullmino carico, ora porterò il materiale alla parrocchia di Sant’Orso. Principalmente ci siamo concentrati su quanto può servire agli uomini arruolati: calze, mutande, maglioni spessi, nei prossimi giorni penseremo anche il resto».
Nei cartoni stipati nel mezzo di Christine anche i disegni dei bambini di La Salle che esprimono solidarietà e vicinanza a bambini come loro che stanno vivendo una situazione che mai dovrebbero vivere.
(erika david)