Ucraina, Lavevaz: «Siamo sgomenti nell’ascoltare parole di guerra»
Per il capo dell'esecutivo «il principio di autodeterminazione dei popoli, che riconosciamo, non può in nessun caso essere chiamato in causa per giustificare un attacco militare»
Ucraina, Lavevaz: «Siamo sgomenti nell’ascoltare parole di guerra». «Ascoltiamo tutti con angoscia le notizie che vengono dall’Europa orientale. Siamo sgomenti nell’ascoltare parole di guerra che abbiamo scelto di bandire costruendo un’Europa democratica, fiera delle proprie differenze e capace di guardare al bene comune».
Così, in una nota, il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, sulla situazione in Ucraina.
Solidarietà agli ucraini
«Il nostro pensiero è rivolto alle donne e agli uomini che abitano l’Ucraina, e che vivono giorni di ansia e sofferenza – aggiunge -. In uno scenario complesso e dalle conseguenze imprevedibili, non possiamo mai prescindere dal pensiero che la guerra è anzitutto una sconfitta morale: è la scelta ingiustificabile di rinunciare alla propria umanità, di farsi giudici del diritto alla vita. Il principio di autodeterminazione dei popoli, che riconosciamo, non può in nessun caso essere chiamato in causa per giustificare un attacco militare. La convivenza pacifica tra radici culturali diverse è l’essenza del mondo che abbiamo costruito negli ultimi sessant’anni, con generazioni di donne e di uomini che hanno fondato la propria vita sulla pace e sulla convinzione che la guerra non sia un’opzione, come scritto nella Costituzione italiana».
«Seguiamo l’evolversi frenetico della situazione, esprimendo tutta la nostra solidarietà umana e politica ai cittadini e alle istituzioni ucraine – conclude Lavevaz -. Guardiamo all’Europa perché le istituzioni comunitarie possano formulare risposte nette e inequivocabili di fronte a questa aggressione che non può essere accettata».
(re.aostanews.it)