Elicottero precipitato a Cervinia: rinviato a giugno l’esame del perito
Ha preso il via il 23 febbraio l'udienza preliminare relativa all'inchiesta sulla morte di Alfredo Buda, il 59enne lombardo che perse la vita nell'ottobre 2020 a causa di un incidente aereo
«Respingiamo le accuse? Certo. Al momento però è prematuro entrare nel merito della vicenda. Il 22 giugno si concluderà l’incidente probatorio, quindi si procederà alla discussione orale del consulente in contraddittorio, con i nostri tecnici di parte». Così l’avvocato Rolando Landucci, difensore (insieme alla collega Daniela Conzatti) di Giorgio Oliva, 62enne di Odolo (Brescia), accusato di omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta sull’incidente aereo in cui, il 25 ottobre 2020, morì Alfredo Buda, manager lombardo di 59 anni.
L’udienza preliminare si è svolta il 23 febbraio, al terzo piano del Tribunale di Aosta. Il gup, però, ha disposto il rinvio al 22 giugno. Solamente in quell’occasione le parti potranno discutere l’esito della perizia tecnica.
Il giorno dell’incidente – hanno ricostruito i militari del Sagf -, Oliva e Buda si erano recati a Cervinia in elicottero per una giornata sugli sci. Mentre i due stavano tornando in Lombardia, però, il velivolo su cui viaggiavano si era schiantato sulle nevi della Valtournenche. Secondo la Procura della Repubblica di Aosta, in quel momento non c’erano le condizioni di sicurezza necessarie per volare.
E proprio su questo aspetto si concentra l’incidente probatorio disposto dal giudice.
(f.d.)