TIM, nessuna rassicurazione contro lo scorporo, sciopero generale il 23 febbraio
Nessuna rassicurazione dall'ad Pietro Labriola sull'ipotesi di "spezzatino" dell'azienda di telecomunicazioni
“Nessuna rassicurazione dall’ad di Tim (Pietro Labriola, ndr) contro l’ipotesi di scorporo dell’azienda, pertanto proclamiamo lo sciopero generale”. Lo comunicano SLC-CGIL, FISTel-CISL -UILCOM-UIL.
“Il confronto con Tim non registra passi avanti – sottolineano in una nota le sigle sindacali -. Tanta la preoccupazione e lo sconcerto per le lavoratrici, per i lavoratori e per il Paese”
“Gli incontri tra le Organizzazioni sindacali nazionali e l’ad di Tim non sono andati a buon fine – proseguono -. L’Azienda non ha dato rassicurazioni contro l’ipotesi dello scorporo. Ad oggi quindi l’ipotesi di andare verso lo “spezzatino” permane. Tutto cio’ non è la soluzione dei problemi della Tim e del suo Gruppo e non aiuterà il mercato delle TLC, che in queste ore è pervaso da segnali di prossimi sconvolgimenti. Se venisse deciso lo scorporo della rete si priverebbe definitivamente il Paese di un’azienda di riferimento, si aprirebbero scenari per nulla rassicuranti per la tenuta occupazionale del Gruppo che potrebbe portare a molteplici esuberi. Tutto questo avviene nel più completo silenzio e disinteresse del Governo sia nazionale che regionale. Tutto ciò è inaccettabile”.
Lo sciopero è proclamato per il 23 febbraio.
Anche la Valle d’Aosta parteciperà alla manifestazione che si terrà a Torino dalle 10 alle 12 in piazza Castello.
In foto: Pietro Labriola, ad di TIM
(re.aostanews)