Olimpiadi, la gioia di Federica Brignone: «Grande soddisfazione, ho sempre creduto nella combinata»
La fuoriclasse di La Salle racconta la sua seconda medaglia a Pechino 2022: «Dopo il superG sono andata un po' in down, ho fatto bene a riposarmi e a ricaricarmi andando a guardare altri sport»
Il sorriso di Federica Brignone dopo il bronzo nella combinata è l’immagine più bella di un altro giorno prezioso per lo sci italiano e valdostano.
La fuoriclasse di La Salle ha vinto oggi la sua seconda medaglia a Pechino 2022, chiudendo terza.
L’oro è andato a Michelle Gisin davanti alla connazionale Wendy Holdener.
Federica Brignone tornerà in pista all’alba di sabato nel team event.
Federica Brignone sempre più nella storia
Federica Brignone, già argento in gigante, diventa l’undicesima atleta italiana della storia a vincere due medaglie individuali in una stessa edizione dei Giochi.
Con il bronzo di PyeongChang, raggiunge Gustavo Thoeni e Isolde Kostner nella speciale classifica degli sciatori più volte sul podio alle Olimpiadi.
Davanti a loro ci sono soltanto Deborah Compagnoni (4) e Alberto Tomba (5).
Federica Brignone: «Ho sempre creduto nella combinata»
«Ho sempre creduto nella combinata perché, secondo me, è difficile essere costanti nella stessa giornata in due specialità nelle quali si mescola tutto, dove le discesiste vanno forte in slalom e viceversa – ha dichiarato Brignone -. Questa è una disciplina a sé, nella quale bisogna essere costanti e crederci. Io l’ho sempre fatto in Coppa del Mondo, ma finora mi era mancato il risultato in un grande evento e oggi è una bella soddisfazione».
Federica Brignone: «Ho studiato tanto per arrivare a questa medaglia»
«Ho studiato tanto, ho visto molti video e ieri ho fatto una prova in discesa nella quale mi sono trovata decisamente meglio – ha aggiunto la valdostana -. Ho fatto bene la prima parte e mi sono seduta sugli attacchi dicendomi come dovevo fare la gara. A dire il vero, già nei primi due test della gara di discesa, la parte finale c’era, avevo avuto qualche problema in più in alto e secondo me ero un po’ stanca».
Federica Brignone: «Dopo il superG sono andata un po’ in down»
«Per noi atleti, arrivare fino a qui è stato stressante, soprattutto da metà dicembre in avanti – ha continuato Fede -. Ho preso subito l’argento in gigante, poi non ho dormito per un paio di notti, non è andato bene il superG e lì son andata un po’ in down. Ho fatto bene a riposarmi, allenandomi in slalom e facendo la prova di ieri, riuscendo a concentrarmi nuovamente sulle cose giuste. È stato difficile ma l’ho fatto e ne sono orgogliosa».
Federica Brignone: «Mi sono ricaricare guardando gli altri sport e vivendo il villaggio olimpico»
«Quando lavori bene tutto l’anno, non perdi quello che hai fatto in un giorno – ha sottolineato la valdostana -. Ho cercato di recuperare distraendomi guardando anche tutti gli altri sport e cercando di vivere il villaggio olimpico per staccare la testa».
Federica Brignone: «Andrò a Crans Montana, è una delle mie piste preferite»
«La polivalenza è faticosa – ha ammesso Brignone -; Wendy Holdener e Michelle Gisin mi hanno detto che sono pazza ad andare a fine mese a Crans Montana. Quella, però, è una delle mie piste preferite e non posso mancare. Quando fai tutto, è molto più difficile stare al top, però hai anche molte più occasioni per farti trovare pronta».
Federica Brignone: «Saltare la discesa è stata la decisione giusta»
«Non me la sarei sentita di occupare un posto in discesa quando non avevo feeling con la pista e c’erano atlete che potevano fare meglio di me – ha puntualizzato la rossonera tornando sul discorso della libera di martedì -. È stata una decisione dei tecnici, ma non avrei probabilmente voluto correre e riposarsi è stata la cosa giusta».
Federica Brignone: «Due medaglie all’Olimpiade sono un ottimo risultato»
«Conquistare due medaglie alle Olimpiadi è difficile – ha concluso -. Basta guardare Mikaela Shiffrin (uscita anche oggi nello slalom, ndr) per capire quanto il nostro sport sia ostico. Salire una volta sul podio è complicato, farlo due volte è davvero un ottimo risultato. Al cancelletto di partenza ha un minuto per adattarti e cercare di fare il massimo che hai nella tua testa. L’imprevedibile, però, è sempre in agguato».
(davide pellegrino)