Ferrovia, elettrificazione Aosta-Ivrea: lavori al via nel dicembre 2023
Nel progetto di fattibilità sono compresi anche interventi in quattro stazioni
Ferrovia, elettrificazione Aosta-Ivrea: lavori al via nel dicembre 2023. Intanto è pronto il progetto di fattibilità. E’ quanto fa sapere il Comitato “La Valle d’Aosta Riparte” all’indomani dell’incontro con la Regione. In attesa del sì del Consiglio superiore dei Lavori pubblici si sta redigendo il Progetto definitivo da completare nel mese di aprile per avviare l’iter autorizzativo delle opere.
Le opere
Sono previste tre sottostazioni elettriche per alimentare la linea (Donnas, Châtillon e Aosta) su sedimi già di proprietà delle Fs. L’inizio dei lavori è programmato per dicembre 2023. Rfi intende procedere in contemporanea con molti cantieri anche perché le regole del Pnrr prevedono tassativamente l’ultimazione dell’opera entro il 2026.
Nel progetto di elettrificazione sono compresi anche interventi importanti in quattro stazioni, due sul versante piemontese e due in Valle d’Aosta (a Nus e a Hône) per avere movimenti in contemporanea dei treni e per consentire l’accesso agli utenti con sottopassi o sovrapassi.
Sottopasso ferroviario di Aosta
Fra le opere già programmate per il prossimo periodo c’è anche il prolungamento del sottopasso della stazione di Aosta e la posa di ascensori. Il Comitato ha evidenziato «la necessità di intervenire sull’attuale sottopasso non solo per prolungarlo a nord come già previsto, ma anche per allargarlo, abbellirlo e renderlo un collegamento pedonale e ciclabile fra le parti nord e sud. Del resto sarebbe la direttrice pedonale e ciclabile più breve anche rispetto al parcheggio pluripiano a sud della ferrovia, attualmente sottoutilizzato».
Riapertura della tratta Aosta-Pré-Saint-Didier
Il Progetto di fattibilità tecnico-economica delle opere per la riapertura è in corso di definizione. Lo studio per aumentare la portata assiale da 16 a 18 tonnellate e poter così far viaggiare gran parte della la flotta di Trenitalia, ed anche i 5 Bimodali di proprietà della Regione non ha un costo significativo, si tratta di opere di manutenzione che si possono fare contestualmente al rifacimento dell’intero armamento della linea, che è il lavoro principale da realizzare.
Rfi ha già a disposizione una parte delle somme necessarie, ma deve completare la sua provvista.
Il Comitato ha fatto presente che «la riapertura della linea non solo è prevista da una legge regionale e da un Accordo quadro sottoscritto fra Rfi e la Regione, ma diventa ora un necessità impellente per vari motivi: in particolare per offrire un servizio di mobilità interna su binario fra Châtillon-Aosta-Pré-Saint-Didier nel periodo in cui alcune tratte della ferrovia nella media e bassa valle non potranno essere utilizzate per i lavori in corso; inoltre per utilizzare i 5 treni bimodali di proprietà della Regione che altrimenti starebbero fermi».
(re.aostanews.it)