Aosta, Luci e Colori di Natale: vincono Hotel Duca d’Aosta e Il Vicoletto-Estetica Glamour Beauté
Assegnati i premi per l'edizione zero del concorso indetto dal Comune, che puntava ad abbellire la città durante le feste natalizie
L’Hotel Duca d’Aosta e il “collettivo” formato dal Bar Il Vicoletto e dall’Estetica Glamour Beauté. Sono loro i vincitori del concorso Luci e colori di Natale 2021, la cui edizione zero è stata indetta dal Comune di Aosta per spingere negozianti e cittadini a migliorare l’allestimento natalizio del capoluogo.
La premiazione
La premiazione è andata in scena mercoledì 16 febbraio, con la consegna dei buoni omaggio del valore complessivo di 1000 euro: 250 euro destinati al vincitore, 150 al secondo classificato, 100 al terzo e 500 euro al collettivo.
Il primo posto, come detto, è andato all’Hotel Duca d’Aosta di Alessandro Cavaliere (a ritirare il riconoscimento la moglie Enza), premiato per «l’ottima realizzazione tecnica e la spettacolarità dell’allestimento».
Seconda piazza per il Quot Café di Mirko Monetta, che ha voluto ringraziare gli artigiani Bruno e Marco Petitjaques e «Fiammetta de La Lumiere» , con terza posizione per Le Bouquet di Caterina De Matteis.
Per la composizione collettiva hanno trionfato il bar Il Vicoletto di Franca Ierardi e l’Estetica Glamour Beauté di Rossella Formisano del Passage Folliez.
«Siamo particolarmente contenti per questo premio – evidenzia l’assessora allo Sviluppo Economico, Alina Sapinet -. Il Passage Folliez non è sicuramente un posto elegante, ma il loro lavoro ha portato a un abbellimento e a un ottimo flusso di gente. Prima o poi arriveremo anche a queste zone più nascoste della città».
L’assessora
Insomma, Alina Sapinet promuove l’edizione zero del concorso e annuncia anche modifiche per il prossimo anno.
«L’abbiamo voluta per far apprezzare anche gli angoli più nascosti della città – ha spiegato Sapinet -. L’idea è nata per migliorare la città e per far capire che le cose si possono fare in coppia: Aosta è di tutti e siamo tutti contenti quando vediamo cose ordinate, belle e pulite».
I partecipanti non sono stati numerosissimi, ma l’assessora ha già in mente le modifiche da apportare a un concorso che premiava due categorie (singole attività e collettivi) in base alle decisioni prese dalla giuria composta da Jean-Claude Cincheré (Licam), Alberto Ragni (presidente dell’Associazione artisti valdostani), Cristina Vuillermin e Sonia Galeazzi.
«Per il prossimo anno punteremo ancor più sul premio collettivo – ha concluso l’assessora -, va incentivato, perché in città è difficile avere rapporti di vicinato costruttivi e collaborativi. Chiediamo fin da subito un bel passaparola per crescere. Inoltre, per migliorare, e superare la timidezza di molti, pensiamo di girare la città alla ricerca delle migliore decorazioni».
Artisti valdostani
Ha accolto con piacere il compito Alberto Ragni, presidente dell’Associazione artisti valdostani.
«Non è stato un compito facile giudicare realtà molto diverse – ha detto -. Le attività hanno messo in campo molti mezzi tecnici, mentre per i privati la documentazione fotografica non era al massimo, ma abbiamo trovato una strada comune e premiato una realizzazione tecnica molto spettacolare. Il futuro? Penso sia utile suddividere privati ed esercizi pubblici per premiare anche le diverse disponibilità di spazi».
(al.bi.)