Ambiente, Comitato Cime Bianche esulta: «La sua tutela è nella Costituzione»
La Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41
Ambiente, Comitato Cime Bianche esulta: «La sua tutela è nella Costituzione».
Punto fermo
«Con l’entrata in vigore immediata della riforma costituzionale, diventa davvero impossibile aggirare la normativa a tutela dell’ambiente». Lo scrive in una nota il comitato Ripartire dalle Cime Bianche, che si oppone al maxi comprensorio sciistico tra Cervinia e la val d’Ayas.
«Ne prendano atto Regione, società degli impianti a fune e lobby del cemento – sottolinea il coordinatore Marcello Dondeynaz -. Si smetta di sperperare tempo prezioso e fondi pubblici per progetti infattibili che vorrebbero rovinare fragili e straordinari ecosistemi, e ci si concentri sull’ammodernamento dei numerosi impianti già esistenti e per rispondere alla crescente domanda turistica di bellezza, natura e cultura».
La garanzia costituzionale
Martedì la Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41. Per il comitato, l’inserimento in Costituzione della previsione per cui lo Stato “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “l’iniziativa economica privata è libera” ma “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno” alla “salute, all’ambiente”.
Ripartire dalle Cime Bianche sostiene che la novità “rafforza, anzitutto, la normativa in vigore” che prevede il divieto di “realizzazione di nuovi impianti di risalita a fune e nuove piste da sci” nei siti Natura 2000 come il vallone di Ayas.