Pnrr, percorso formativo per i Comuni della Valle d’Aosta per gestire al meglio le risorse del Piano
Alleanza tra Confindustria VdA e 24ore Business School per sfruttare le risorse del Pnrr in Valle d'Aosta: formazione dedicata a 200 tra segretari comunali, personale amministrativo e sindaci
Pnrr, percorso formativo per i Comuni della Valle d’Aosta per gestire al meglio le risorse del Piano.
Alleanza tra Confindustria VdA e 24Ore Business School per sfruttare le risorse del Pnrr in Valle d’Aosta: formazione dedicata a 200 tra segretari comunali, personale amministrativo e sindaci.
L’azione di Confindustria
Il presidente di Confindustria Valle d’Aosta Giancarlo Giachino ha illustrato questa mattina in un conferenza stampa i dettagli dell’alleanza stretta con l’ente di formazione, 24Ore Business School a favore del Celva, «dimostrando di essere vicini non solo alle imprese, ma anche al territorio valdostano».
L’obiettivo di Confindustria è «allargare il perimetro della nostra azione per sostenere il territorio valdostano in un percorso di crescita» ha detto Giachino. «Spero che questo possa essere il primo tassello di una proficua collaborazione, per lavorare in modo sinergico a favore della nostra Regione».
Le preoccupazioni del Celva
Soddisfatto il presidente del Celva Franco Manes che parla di un progetto «estremamente articolato che racchiude il territorio e la capacità imprenditoriale della Valle d’Aosta».
«Il Piano nazionale di ripresa e resilienza sembrerebbe indirizzato prevalentemente ai Comuni – dice Manes, in realtà i Comuni tengono in mano un cerino e se non stanno attenti rischiano di farsi male. Per questo serve la formazione».
Secondo Manes il «Pnrr è caduto addosso agli enti locali in maniera pesante, e
Franco Manes presidente del Celva e Giancarlo Giachino presidente di Confindustria VdA
a volte dolorosa». Il presidente del Celva evidenzia un certo «distacco dell’amministrazione regionale» alla quale chiede una «puntuale e attenta formazione dei prossimi bandi», che devono essere «coerenti al piano, ma adeguati ai nostri territori. Non è una gara tra istituzioni, dobbiamo insieme concretizzare le risorse e da qui inizia l’avventura».
La formazione della 24Ore Business School
Giorgio Fossa, presidente di 24Ore Business School evidenzia come la Valle d’Aosta sia stata la prima a capire l’importanza della formazione del proprio personale per la gestione del Pnrr.
«I dipendenti pubblici saranno la chiave per utilizzare in maniera rapida e corretta i fondi del Pnrr soprattutto per quanto riguarda la transizione digitale e la transizione ecologica – dice Fossa -. La formazione è la chiave per sbloccare una situazione che si è venuta a creare con la pandemia».
«La pandemia è stata un dramma ma se sapremo utilizzare i fondi sarà un risorgimento, una crescita, non solo dal punto di vista del Pil, ma anche dell’education: finalmente abbiamo capito».
Il percorso formativo
L’alleanza stretta tra Confindustria VdA e 24Ore Business School riguarda un percorso formativo rivolto a un massimo di 200 partecipanti, tra segretari comunali, personale amministrativo e sindaci, per accrescere le competenze e fornire gli strumenti necessari per poter gestire e rendicontare i progetti inseriti nel Pnrr.
La formazione è strutturata in tre lezioni aperte di 4 ore l’una in streaming, per un totale di 12 ore, oltre a due moduli opzionali dedicati alla realizzazione di un project work.
Potranno partecipare due persone per ogni ente.
Le lezioni si terranno il 17 e 23 febbraio e 4 marzo dalle 14 alle 18.
Il primo modulo affronterà “La struttura del Pnrr e pubblica amministrazione”, il secondo modulo è su “La proposta progettuale”, si prosegue con “Monitoraggio e rendicontazione”.
I moduli avanzati, rivolti a chi ha già seguito il percorso base, saranno a carico dell’ente.
Le richieste del Celva
Adesso, «il vero problema è conoscere i bandi e le risorse ai quali i Comuni potrebbero partecipare» sottolinea il presidente del Celva Franco Manes.
«Siamo venuti a conoscenza di alcuni bandi in maniera casuale. Abbiamo bisogno di informazione per ragionare e programmare – prosegue -. Abbiamo bisogno di bandi adeguati al contesto e procedure semplificate».
Qualche dubbio sulla qualità dei bandi pubblicati finora Manes lo ha manifestato. «Un esempio, il Bando Borghi nasce vecchio. Si basa su concetti di recupero infrastrutturale, storico e architettonico più che su un approccio sociale, che riguardi il ripopolamento di questi luoghi».
«In sostanza – conclude Manes – chiediamo di poter sapere con anticipo quali bandi ci possono riguardare»
(erika david)