Olimpiadi Pechino: fantastica Federica Brignone, è medaglia d’argento in gigante
Terza al termine della prima manche, la carabiniera di La Salle scala una posizione. Oro alla svedese Sara Hector, bronzo alla svizzera Lara Gut-Behrami
Fantastica Federica Brignone. Nel gigante olimpico di Pechino 2022 andata in scena oggi, 7 febbraio, la carabiniera di La Salle conquista la medaglia d’argento.
La gara è stata vinta dalla svedese Sara Hector, in testa già nella prima manche e dominatrice della specialità in Coppa del Mondo. Terzo posto per la svizzera Lara Gut-Berhami, autrice di una bella rimonta nella seconda discesa.
Fuori dal podio l’austriaca Katharina Truppe, 4a, e seconda dopo la prima manche.
Ventesima l’azzurra Curtoni.
Per la trentunenne valdostana grandissima gioia. Migliora la medaglia di bronzo conquistata sempre in gigante nel 2018 a Pyeongchang, in Corea del Sud. E grandissima è la gioia del fratello Davide, il quale ha accompagnato passo dopo passo la sorella fin quasi al cancelletto di partenza: è lui l’arma in più della Leonessa, il valore aggiunto, colui che la segue come un’ombra e le dà serenità e equilibrio.
Federica Brignone, azzurra più vincente di sempre in Coppa del Mondo (19 successi) è anche la seconda atleta azzurra a salire sul podio in due edizioni consecutive dei Giochi, eguagliando Deborah Compagnoni, con la doppietta d’oro nel Gigante di Lillehammer 1994 e a Nagano 1998.
Federica Brignone: un argento vinto di testa
“Un argento incredibile – dichiara la campionessa di La Salle -. Con tutta l’attesa è stato difficile mantenere alta la concentrazione sullo sciare. Tre giorni fa quando ho messo gli sci su questa neve per la prima volta, ho subito pensato che fosse una neve mai vista in Europa. Ho cercato di abituarmi, cercare di capire cosa fosse il meglio su questa neve e ho capito che se avessi condotto le curve sarei stata più veloce sopra il palo. Essendo una mia qualità, in questi giorni ho cercato di concentrami su questo. Oggi, quando ho messo i bastoni fuori dal cancelletto ho pensato a fare proprio questo, cercando di stare calma. Un argento vinto di testa ed è la cosa che mi inorgoglisce di più. Oggi con mio fratello Davide ci siamo detti che la mia confidenza era cresciuta, non avevo mai fatto due manche così solide in questa stagione in gigante; avevo sempre fatto qualche errorino ed invece oggi ho messo tutto insieme”
“Questa medaglia mi dà una grande tranquillità e mi toglie un grande peso perché venire all’Olimpiade è bellissimo ma è anche uno stress quando sai di poterti giocare delle medaglie – conclude Federica -. Nella seconda manche ero lì a pensare che potevo giocarmi la medaglia e ho cerato di sgombrare il campo dai pensieri negativi concentrandomi sullo sciare”.
La dedica
“La prima dedica è per mio fratello Davide, poi al mio skiman Sbardellotto che non è presente e lo aspetto, infine a chi ha permesso che io potessi stare serena”, ha detto Federica Brignone ai microfoni Rai.
La gara
Neve difficile, tutta artificiale, che ha creato non pochi problemi alle atlete, anche le migliori del circuito. A farne le spese nella prima manche una delle favoritissime, la statunitense Shiffrin e l’azzurra Marta Bassino. Nella seconda discesa saltata la fuoriclasse francese Worley e attardata, così come nella prima manche, la slovacca Vhlova.
Sara Hector, allenata dal valdostano Pierre Miniotti, originario di Perloz, ha disputato due manche praticamente perfette, a dimostrazione del suo strapotere in questa stagione in gigante.
Federica Brignone sembra abbia corso con il cronometro in testa. Ha fatto fruttare il suo mix di classe, grinta e esperienza. Quell’esperienza che le ha permesso di domare una neve tanto difficile senza mai strappare, ma conducendo alla perfezione come sa fare lei le curve.
Federica Brignone oltre a mettersi al collo la medaglia d’argento, riceverà un assegno dal Coni di 90 mila euro, il premio previsto per gli azzurri per il secondo posto (180 mila l’oro e 60 mila il bronzo).
I tempi
- Sara Hector – medaglia d’oro – 1’55″69
- Federica Brignone – madaglia d’argento – 1’55″97
- Lara Gut Behrami – madaglia di bronzo – 1’56″41
Ma non è finita: Brignone sarà in gara in slalom, in superG dove è tra le favorite e in discesa libera. E’ l’unica azzurra a competere in tutte le specialità.
Il prossimo appuntamento di Federica Brignone è fissato, mercoledì 9 febbraio, con lo Slalom: prima manche alle 3.15, la seconda alle 6.45 (ora italiana).
Il Governo regionale: orgoglio valdostano
Facendosi interprete “dell’orgoglio e dell’emozione di tutta la Valle d’Aosta” la Giunta regionale si congratula con Federica Brignone . Questo prestigiosissimo risultato, dopo il bronzo di quattro anni fa a PyeongChang, “consacra l’atleta di La Salle, già nominata Chevalier de l’Autonomie, come una delle più forti sciatrici italiane di sempre. L’avventura olimpica conferma in modo straordinario la sua determinazione e la sua forza di volontà, che ne fanno un simbolo di cui essere fieri”.
Il Consiglio regionale: giusta ricompensa di un percorso che continua a regalarci emozioni
Il Presidente Alberto Bertin, a nome suo personale e del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, si congratula con Federica Brignone: “ha confermato lo stato di forma e la grande solidità che stanno caratterizzando la sua stagione anche in Coppa del Mondo: questa medaglia è la giusta ricompensa di un percorso che continua a regalarci sempre nuove emozioni. A Federica i nostri più vivi complimenti», scrive il presidente Alberto Bertin.
Il Fun Club: baciala Fede (la medaglia)
“Baciala Fede, è tutta tua, è realtà!”. Lo scrive sulla pagina Fb il Gruppo Federica Brignone Fun Club. “Noi ci dobbiamo ancora riprendere. Nottata insonne per molti, battiti condivisi discesa dopo discesa, adrenalina a mille ma ne è valsa la pena… Grazie Fede è stato ed è fantastico”.
(l.m.)