Covid, Valle d’Aosta: l’Usl delibera indennità a 475 dirigenti sanitari e medici
Importo di 3.157 euro a 382 dipendenti e 93 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta
L’Azienda Usl ha deliberato l’erogazione delle indennità Covid a 475 tra dirigenti sanitari e medici. Lo comunica l’Azienda Usl.
La delibera segue la sentenza della Corte Costituzionale n. 5 del 17 gennaio 2022 che ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 14 e 22 della Legge regionale n. 8 del 2000 promosse dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
La delibera formalizza le modalità di erogazione delle indennità di cui all’art. 14 della L.r. 8/2020 a favore della dirigenza sanitaria (382 dipendenti, a tempo determinato e indeterminato e 93 medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta – MMG e PLS) definite nel mese di dicembre 2020 e oggetto di specifiche informative alle Organizzazioni sindacali di categoria nel corso del 2020 e sospese in attesa dell’esito del ricorso.
L’indennità
L’indennità forfettaria lorda onnicomprensiva è stata definita in euro 3.157,89 sulla base della ricognizione del personale effettuata a dicembre 2020 e verrà erogata ai professionisti che si impegnano a restare in servizio fino al 30 novembre 2023.
Sarà applicata una penale pari all’80% dell’indennità percepita in caso di mancato rispetto dell’impegno sottoscritto ovvero del 50% qualora il professionista venga collocato in quiescenza.
Per i soggetti non più in servizio alla data di adozione della presente deliberazione l’erogazione della indennità in questione verrà effettuata previa decurtazione diretta delle penali.
L’assessore Barmasse: eravamo convinti della bontà della legge
“Dopo le indennità erogate al personale che ha operato in un contesto di grave criticità ora è il turno della dirigenza sanitaria e quindi anche dei medici di Medicina generale e dei pediatri di libera scelta – sottolinea l’Assessore alla Sanità, Roberto Barmasse –. Eravamo convinti della bontà della legge e del nostro operato e la sentenza della Corte Costituzionale sblocca questi fondi destinati a chi si è sempre speso senza risparmiarsi in un periodo difficile”.
(re.aostanews.it)