Coronavirus, il Piemonte alla Valle d’Aosta: «Disponibili ad accogliere pazienti terapia intensiva»
L'annuncio del governatore Alberto Cirio; il presidente Lavevaz: «Superare il sistema dei colori»
Il Piemonte è disponibile ad accogliere pazienti valdostani positivi al coronavirus – in particolare quelli che necessitano un ricovero in terapia intensiva – per scongiurare un eventuale passaggio in “zona rossa” della regione alpina. L’annuncio è arrivato dal governatore Alberto Cirio nel corso di una conferenza stampa andata in scena il 1° febbraio.
«Il sistema dei colori è ormai obsoleto – ha detto Cirio -. E lo dimostra il caso della Valle d’Aosta, che ha 10 posti in terapia intensiva e che la scorsa settimana ha rischiato di dover annullare la sua stagione sciistica per un ricoverato in più».
Il dato
In Valle d’Aosta, per far fronte all’emergenza Covid-19, l’ospedale Parini ha ampliato i posti in terapia intensiva, che sono passati da 8 a 33. Tuttavia, stando alle disposizioni del Ministero della salute, con soli 10 pazienti ricoverati la Valle d’Aosta passerebbe in “zona rossa”.
Il commento di Lavevaz
Commentando le dichiarazioni del governatore Cirio, il presidente della Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, dice: «Ringraziamo il Piemonte per la disponibilità, che conferma una collaborazione che già è in atto su molti fronti sanitari. In questo momento la Valle d’Aosta ha 6 ricoverati in terapia intensiva sui 33 posti disponibili, con una percentuale di occupazione in tutto simile a quella piemontese: è quindi possibile prendersi cura di tutti i pazienti che ne hanno bisogno, senza per ora dover trasferirli lontano da casa per sottostare a una regola che ormai non è più adeguata».
L’annuncio dal governatore del Piemonte per Lavevaz rappresenta «un’apertura che apprezziamo e che va letta in una prospettiva più ampia. Dobbiamo superare questo sistema di regole, soprattutto in questa fase di ripresa, quando l’economia del turismo invernale in Valle d’Aosta sta ripartendo».
(f.d.)