Sicurezza, nuove norme sulle piste da sci: la Lega chiede attività di formazione
L'assessore Guichardaz ha ricordato che sul sito della Protezione civile c'è la sezione “Sicurezza in montagna” con tutte le informazioni
Sicurezza, nuove norme sulle piste da da sci: la Lega chiede attività di formazione. Lo ha fatto nella seduta consiliare del 26 gennaio. L’interpellanza è stata illustrata dal consigliere Dennis Brunod. L’assessore Guichardaz ha ricordato che sul sito della Protezione civile c’è la sezione “Sicurezza in montagna” con tutte le informazioni.
L’esposizione
«Le novità introdotte a partire dal 1° gennaio – ha precisato – sono poche ma sostanziali per gli utilizzatori delle piste da sci, che siano di discesa, fondo, snowboard, telemark, ma anche per chi pratica lo scialpinismo, il fuori pista e le attività escursionistiche. Considerato che la nostra regione punta molto sul turismo e sulle professioni legate al mondo della montagna, crediamo sia utile individuare, in collaborazione con tutti gli enti e le categorie di riferimento, attività di formazione e informazione sulle nuove disposizioni anche in considerazione del fatto che la nuova normativa ha creato alcune difficoltà di interpretazione e perplessità sulla sua applicazione pratica».
La risposta
L’Assessore al turismo e sport, Jean-Pierre Guichardaz, ha risposto che «con le nuove norme, si amplia a escursionisti e ciaspolatori il dovere di portare con sé i dispositivi di sicurezza che fino ad ora erano richiesti solo agli scialpinisti e ai freerider (ARTVA, pala e sonda). Le associazioni che si occupano a vario titolo di montagna, ad esempio quelle rappresentative delle guide alpine, dei maestri di sci, delle guide escursionistiche, con le quali siamo in contatto continuo si dicono concordi rispetto all’importanza dell’utilizzo delle dotazioni di sicurezza.»
Dettagliando le iniziative di informazione per la promozione della cultura della montagna in sicurezza organizzate dal Forte di Bard, da Montagna Sicura e dal CAI, l’assessore ha osservato che «il tema della sicurezza in montagna è principalmente deputato a chi se ne occupa quotidianamente: maestri di sci, guide alpine ed escursionistiche. Credo che la formazione e la comunicazione su questo tema spetti principalmente ai soggetti e agli enti citati, alla stampa specializzata, e, in Valle, anche ad alcuni organismi sostenuti direttamente dalla Regione, che hanno nei loro Statuti proprio l’educazione alla pratica sicura della montagna.
Per quanto riguarda la nostra comunicazione istituzionale, la Regione ha un’intera sezione sul sito della Protezione civile intitolata proprio “Sicurezza in montagna” in cui è scaricabile parecchio materiale (pieghevoli e altre pubblicazioni) che forniscono molte informazioni in merito.