Assessore Guichardaz contro i no-vax, non passa la risoluzione di condanna
Il vicepresidente della Regione Bertschy invita tutti «a smorzare i toni in un momento in cui c'è bisogno di unità e coesione»
Jean-Pierre Guichardaz contro no-vax, non passa la risoluzione di condanna. La maggioranza vota compatta.
La risoluzione
In una risoluzione Lega, Pla e il consigliere Baccega del Gruppo misto avevano chiesto all’intero Consiglio Valle di prendere le distanze dalle affermazioni dell’assessore al Turismo Jean-Pierre Guichardaz «d’odio» e a invitarlo «a moderare i toni ed atteggiamenti in considerazione delle responsabilità che derivano dal suo ruolo pubblico».
La presentazione
«Questa iniziativa verte esclusivamente sulle dichiarazioni dell’assessore Guichardaz e nulla ha a che vedere con prese di posizioni pro o no vax. L’assessore, sì, ha chiesto scusa ma girandoci attorno. Ha sostanzialmente motivato le sue dichiarazioni e precisato la natura del ‘trattamento speciale’ da Lei evocato nel post» ha sottolineato il capogruppo della Lega Andrea Manfrin, presentando la risoluzione.
Gli interventi
«Nel Giorno della memoria tutti abbiamo chiesto di abbassare i toni. L’assessore ha chiesto scusa. I social sono un terreno fertile di contrasti. Certo ciò che chiediamo sono calma e riflessione. Chiediamo di ricondurre il confronto in un ambito istituzionale» ha detto Paolo Crértier capogruppo di Fp-Pd.
«E’ un momento tragico, di morte e di crisi economica che esigerebbe da parte nostra un profondo silenzio. Non si capisce perché continuiate a prendere posizione su tematiche che non sono di competenza regionale. Non so quanto tempo ci rimetteremo a sanare le profonde fratture che il periodo ha causato» ha scandito in aula Nicoletta Spelgatti.
«Ho aderito perché credevo si parlasse in genere dei comportamenti da tenere. Mai mi scaglierò contro un collega perché non credo sia un modo di fare politica. L’assessore ha sbagliato ed esagerato facendo un po’ il leone da tastiera. L’utilizzo dei social può fare male, va utilizzato solo per comunicare» ha spiegato Mauro Baccega (Gm).
«Io sono favorevole ai vaccini ma il ruolo che rivesto mi impone di non esprimere giudizi pubblici nei confronti di chi ha un’idea diversa su questa tematica. E’ mia convinzione che bisogna esprimersi in questa sede nei modi dovuti» ha detto Claudio Restano (Gm).
«La questione va spersonalizzata. Occorre fare una riflessione a 360 gradi. Credo che il tema della comunicazione della politica sia più che mai attuale. I social hanno contribuito alla liquefazione della società, all’amplificazione. Il monito del questore è significato perché per professione è chiamato a monitorare. Dobbiamo avere comportamenti consoni. Ci va un impegno collettivo di tutta l’Assemblea a mantenere dei temi adeguati. Io sono convinto della bontà dei vaccini ma rispetto le posizioni di tutti» ha aggiunto il capogruppo di Stella alpina Pierluigi Marquis.
Il governo
Luigi Bertschy nelle sue funzioni di vicepresidente della Regione ha chiarito: «Ho apprezzato la posizione chiara e netta di Manfrin nel dire che la risoluzione non era una partita tra vaccinisti e non. Noi siamo convinti che la strada del vaccino sia una strada più veloce per uscire da una situazione che ha messo a dura prova le strutture sanitarie e la nostra economia. Il nostro è un ruolo di grande responsabilità ed essere oggetto di valutazioni quando si parla e quando si scrive. L’assessore ha ammesso le sue colpe ed ha chiarito il senso del suo post. Cerchiamo di lavorare tutti quanti a smorzare i toni in un momento in cui c’è bisogno di unità e coesione».
(da.ch.)